L’amministrazione comunale di Laigueglia ha già preso contatti con il progettista per discutere del futuro dell’ex convento del Carmine. “Faremo tutto quanto in nostro potere per evitare che questa bruttura venga realizzata e per tutelare la bellezza di Laigueglia”, ha assicurato il sindaco Giorgio Manfredi dopo le polemiche esplose in paese.
Tutto parte da un progetto immobiliare che punta a trasformare l’ex convento in un complesso di seconde case moderne. L’edificio, che fino allo scorso giugno aveva ospitato le scuole durante i lavori di ristrutturazione, rappresenta un pezzo di memoria storica e affettiva del borgo: per generazioni ha accolto l’oratorio gestito dalle Figlie di Maria Ausiliatrice, punto di ritrovo e formazione per tanti ragazzi.
A sollevare pubblicamente la questione è stata Marialuisa Gentile, che non nasconde l’amarezza: “Non ho nulla contro il cambio di destinazione d’uso – spiega – ma mi piange il cuore vedere un progetto che cancella tracce storiche così importanti. L’ex convento, con i suoi intonaci decorati e le coperture in tegole, era parte integrante della chiesetta del Carmine, costruita nel 1648. Quella zona non è in centro storico, ma resta un contesto fortemente identitario. Crescendo ho giocato lì: vedere comparire delle ‘scatole bianche’ senza anima è doloroso. Mi chiedo come sia possibile ignorare l’impatto paesaggistico e perché la Soprintendenza non intervenga”. Gentile ha annunciato inoltre di voler chiedere l’accesso agli atti e si dice pronta a collaborare con il Comune “per salvaguardare il fabbricato, che andrebbe valorizzato, non cancellato”.
Il sindaco Manfredi ha chiarito la posizione dell’amministrazione: «Abbiamo già fissato un incontro con il progettista e siamo fiduciosi che si possa trovare una soluzione condivisa. Anche noi amministratori abbiamo visto soltanto pochi giorni fa la variante al progetto, della quale non eravamo a conoscenza. Il nostro ruolo si era limitato, a suo tempo, a concedere il cambio di destinazione d’uso sulla base di un progetto iniziale molto diverso, estremamente conservativo”.
E aggiunge: “Alla luce del render pubblicato concordiamo pienamente sul pessimo impatto ambientale della nuova progettazione, che non rispetta né la morfologia del territorio né la storia dei luoghi. L’area non è soggetta a vincoli paesaggistici – conclude il sindaco laiguegliese -, ma resta una zona di valore storico, con accanto una chiesetta del XVII secolo”.





