Inserire negli istituti coinvolti educatori specializzati a supporto delle attività educativo-didattiche, oltre allo svolgimento di attività integrative come la pet-therapy al Parco Asinolla, ma anche laboratori di teatro, educazione motoria e scrittura creativa.
Questa mattina, nella sala consiliare “Augusto Rembado” del Comune di Pietra Ligure, è stato presentato il progetto di inclusività scolastica che si svilupperà per l’intero anno scolastico 2025/2026, dal titolo “Un Ponte per il Futuro Insieme a Benedetta”. L’iniziativa, dedicata agli alunni con disabilità, coinvolgerà l’Istituto Comprensivo di Pietra Ligure e del Nuovo Polo Scolastico Finalese. È inoltre sostenuto dall’Associazione “Il Sorriso di Benedetta”, dal Comune di Pietra Ligure e dalla Fondazione De Mari tramite il bando “Scuola come Casa”.
“Siamo molto felici, orgogliosi e soddisfatti di essere presenti per il terzo anno consecutivo a sostegno di questo progetto così importante e centrale per la nostra associazione, ossia facilitare l’inclusione attraverso l’aiuto ed il supporto all’assistenza scolastica di sostegno nelle scuole che, quest'anno, prenderà dimensioni molto più importanti rispetto agli anni scorsi attraverso un considerevole aumento delle risorse messe a disposizione” ha spiegato Pierangelo Ottonello, presidente de “Il Sorriso di Benedetta” ODV. Il riferimento è al coinvolgimento di Comune, Gruppo Orsero e Fondazione De Mari: “Queste risorse ci daranno infatti la possibilità di coinvolgere oltre alle scuole dell’Istituto Comprensivo di Pietra anche le scuole superiori di Finale - ha rimarcato il presidente Ottonello - creando un vero e proprio ponte per il futuro assicurando il sostegno sia nelle scuole medie ed elementari sia nelle scuole superiori, così da garantire una maggiore continuità nella formazione dei ragazzi”. Non meno importante anche la collaborazione con il Parco Asinolla per un'esperienza extra-curricolare basata sul contatto con gli animali.
E' lo stesso Ottonello a spiegare quindi il titolo: “E' stato scelto per rappresentare il ponte che vogliamo costruire tra gli Istituti del nostro territorio che coprono dalla scuola materna alle scuole superiori e lo strumento che vogliamo mettere a disposizione e permetterà ai nostri bambini/ragazzi con maggiori difficoltà di raggiungere, con i propri tempi e a loro modo, un futuro luminoso. Certi della vicinanza e del sostegno alla nostra Associazione anche nei prossimi anni, in modo particolare su questo importante e delicato progetto, vogliamo ringraziare di cuore il Gruppo Orsero, la Fondazione De Mari ed il Comune di Pietra Ligure”.
L’assessore alle Politiche Sociali Marisa Pastorino e la consigliera delegata alla Pubblica Istruzione Michela Vignone hanno rimarcato il valore del percorso: “Questa iniziativa porta avanti e amplia il progetto d'inclusività scolastica realizzato a partire dall’anno scolastico '23/'24 - hanno detto - Siamo molto contenti di supportare, per il terzo anno consecutivo, questo progetto che valorizza tutti gli aspetti dell'inclusione scolastica, offrendo agli studenti beneficiari supporto continuativo durante tutto l'anno scolastico, con l'obiettivo di favorire la loro integrazione al meglio e la loro partecipazione attiva nella quotidianità scolastica. E' una storia che è cresciuta e continua cresce nel numero delle ore in cui gli educatori, specificatamente formati, saranno presenti continuativamente in ambito scolastico in accompagnamento e assistenza delle alunne e degli alunni con disabilità, completando l'orario scolastico con la pet therapy al parco Asinolla, il teatro, l'educazione motoria e la scrittura creativa, si amplia e si dilata abbracciando ciò che di buono e di bello il nostro territorio è capace di offrire. Concetto, questo, in cui la nostra Amministrazione crede da sempre, tanto da aver promosso, nello scorso mandato amministrativo, il 'Patto educativo di comunità' per rafforzare e 'sfruttare' al meglio l'alleanza educativa, civile e sociale tra la scuola, le istituzioni, le comunità educanti territoriali e il terzo settore”.
“Con l'Associazione 'Il sorriso di Benedetta' collaboriamo ormai da più di due anni e siamo contenti che questa storia stia mettendo radici sempre più forti e dia sempre più frutto. Ringraziamo i Dirigenti scolastici Manno e Scarampi, l’associazione, la Fondazione De Mari e anche i nostri uffici comunali per il tanto lavoro svolto e anche per quello che svolgeranno durante l’anno scolastico come coordinamento dell’intero progetto”, concludono Pastorino e Vignone.
La dirigente dell’Istituto Comprensivo, Giuseppina Manno, ha evidenziato l’impatto sulla comunità: “Il grande valore aggiunto dei progetti portati avanti dall'associazione è l’attenzione posta nei confronti della disabilità, attenzione che ha mosso e sta muovendo la solidarietà delle persone in forme e modalità diverse, creando una sensibilità condivisa da tutta la comunità, che si impegna a cooperare, a collaborare con la scuola per il percorso formativo dei nostri alunni, perseguendo le finalità che ci eravamo prefissi con la creazione del patto di comunità 'Passaporto per il domani': realizzare una rete di supporto alla scuola, la quale offre al territorio i propri contributi e riceve il supporto della comunità. Il 'Patto di comunità' ha proprio cambiato l’immagine della scuola nel territorio che è diventato partecipe e responsabile di quello che è un percorso formativo che non può avvenire solo dentro le pareti della scuola ma deve trovare una sinergia anche extra scolastica. E’ bello che il territorio si senta compartecipe dell’intervento educativo che si va a svolgere e senta di avere delle specificità che spesso la scuola non possiede”.
“l sorriso di Benedetta torna a splendere ogni volta che l’inclusione funziona perché non è soltanto integrazione quella che facciamo ma è valorizzare e far vivere agli studenti il concetto che nella diversità c’è la ricchezza. Questa è l’inclusione vera e questo è ciò che serve per formare cittadini empatici e cittadini solidali e questo avviene se la scuola ha tutti i presidi che servono, le 18 ore di sostegno ma anche il poter mettere un educatore accanto, che ha un compito diverso da quello dell’insegnate di sostegno e che accompagna la capacità delle autonomie personali. Ringrazio l’associazione perché ha dato alla scuola l’input iniziale e la scuola è cambiata molto”, conclude la dirigente Manno.
Il dirigente del Nuovo Polo Scolastico Finalese, Daniele Scarampi, ha aggiunto: “Questo progetto è fondamentale e cade in un momento storico in cui i fondi provinciali sono diminuiti per tutte le scuole secondarie di secondo grado e quindi questa è una vera boccata d’ossigeno. Il patto di comunità è la traduzione di quello che in gergo viene detta autonomia funzionale e, per ciò che concerne l’inclusività, spesso ce la immaginiamo in modo astratto e fumoso e invece è un concetto molto concreto fatto di persone, idee, gesti, iniziative e il progetto 'Un Ponte per il Futuro Insieme a Benedetta' ne è la traduzione perfetta, tutto il resto è contorno. Grazie a tutti quelli che rendono possibile tutto questo”.
Infine, Anna Cossetta, direttrice della Fondazione De Mari, ha osservato: “Come fondazione abbiamo aderito attraverso il bando ‘Scuola come Casa’, che nasce dalla volontà di interpretare la comunità educante; questo progetto ne è un’espressione assolutamente coerente e perfetta. Il tema è proprio quello di avere attenzione e di avere cura in modo non invadente ma sentendoci tutti corresponsabili dell’educazione dei nostri figli all’interno delle nostre comunità. Ringrazio tutto l’ampio partenariato di questo progetto che rispecchia in modo più coerente il lavoro che stiamo cercando di fare in tutta la provincia attraverso proprio il bando
Spazio quindi a una riflessione più generale: “Una questione che pongo qui, ma che certo non possiamo risolvere, è la mancanza anche a livello nazionale di educatori e questo sta diventando un problema perché sono poche le persone con competenze così delicate e importanti come quelle che vengono richieste in un intervento educativo e inclusivo di questo tipo. Spero che grazie a questi progetti così precisi facciano nascere nei ragazzi, a prescindere poi dalle professioni che si vuole intraprendere, il desiderio di prendersi cuora gli uni degli altri e magari intraprendere anche la professione di educatore che può essere di grande soddisfazione. Ringrazio veramente per il lavoro che state facendo e per la coesione che dimostrate” conclude Cossetta.






