Ogni obiettivo, soprattutto se grande, è fatto di passi che si susseguono uno dopo l’altro. La sfida lanciata dall’Unitalsi di Monza per sostenere con una raccolta fondi il pagamento delle rate del mutuo della Casa della Gioia di Borghetto Santo Spirito, in Liguria, ha da un lato il sapore della semplicità delle piccole cose e dall’altro la forza di un appello alla partecipazione collettiva per raggiungere un traguardo importante. Perché si tratta di non perdere una struttura dove negli ultimi 30 anni sono stati accolti per le vacanze migliaia di disabili fisici e psichiciaccompagnati dai volontari dell’associazione cattolica ufficialmente riconosciuta dalla Chiesa e nata al servizio degli ammalati ed al loro trasporto in pellegrinaggio presso santuari italiani ed internazionali, in primis quello di Lourdes.
Alla raccolta fondi avviata a gennaio di quest’anno dall’Unitalsi di Monza che, dopo il successo di quella straordinaria “Un mattone per Borghetto”, punta a raggiungere la cifra di 226mila euro in una sorta di maratona benefica in grado di ripercorrere la distanza di 226 km da Monza a Borghetto Santo Spirito, da poche settimane si è aggiunta quella ideata da Raffaello Fossati.
Raffaello Fossati in una delle sue gare
Volontario dell’Unitalsi da tempo e per anni accompagnatore dei ragazzi disabili per le vacanze a Borghetto Santo Spirito, ha deciso di unire due sue grandi passioni, lo sport e la solidarietà. Con l’obiettivo di raccogliere donazioni per aiutare a coprire gli interessi del mutuo della Casa della Gioia e, allo stesso tempo, mettersi alla prova in un triathlon (Ironman) percorrendo, tra nuoto, bicicletta e corsa, i 226 km che separano la spiaggia Unitalsi di Borghetto S. Spirito fino alla sede della Sottosezione di Monza.
“Nella vita sono un commercialista e, avendo anche sei figli e numerose esigenze familiari, ormai aiuto l’Unitalsi Monza soprattutto mettendomi a disposizione con le mie competenze finanziarie e contabili – racconta Fossati – conosco bene, quindi, la questione del mutuo per l’acquisto della Casa della Gioia, un impegno oneroso che, nonostante l’ultimo accordo con la banca, vede l’associazione in difficoltà a rispettare il rincaro delle rate con i pochi soldi rimasti in cassa”.
“Per questo, oltre a sostenere la raccolta fondi generale di 226mila euro, che fino ad ora è stata coperta grazie allo sforzo di tanti per circa il 60%, ho pensato di mettere in campo anche una mia raccolta fondi – continua – la sfida è raccogliere 4mila euro entro il 7 settembre, anche se poi io spero si possa arrivare a 10mila nelle settimane successive, data in cui ho scommesso di riuscire a coprire i 226 km da Borghetto Santo Spirito a Monza come in una gara di triathlon Ironman, specialità in cui avevo già intenzione di mettermi alla prova”.
La Casa della Gioia acquistata dall'Unitalsi di Monza
I DETTAGLI
Raffaello in questo periodo continua a prepararsi per essere nelle migliori condizioni fisiche tra meno di un mese. Anche perché la sua raccolta fondi è già stata coperta per l’83% e i 4mila euro potrebbero presto essere raggiunti. “Partirò dalla spiaggia di Borghetto dove vengono portati a fare il bagno i ragazzi disabili, nuoterò per 3, 8 km fino a Loano, poi da lì pedalerò in bici per 180 km fino a Bereguardoed, infine, di corsa per i 42 km e poco più della maratona fino alla sede dell’Unitalsi Monza in via Zucchi”.
Il volontario triatleta non sarà completamente solo nella sua impresa sportiva e benefica. “Faccio parte dell’associazione Valxer Triathlon Team di Seregno e alcuni miei compagni si alterneranno al mio fianco lungo il percorso – racconta – al momento sono l’unico che si cimenterà nella sfida di coprire tutti i 226 km, ma non escludo che da qui al 7 settembre altri decidano di unirsi”.

IL COMMENTO
“La Casa della Gioia è un contenitore di gioia per l’amore, l’amicizia, l’attenzione reciproca tra le persone speciali ed i volontari, ma è anche motivo di preoccupazione perché sulla nostra casa incombe un mutuo pesante e, nonostante molti amici, compresa la Banca di Credito Cooperativo di Carate e Treviglio, ci danno una mano con varie iniziative, resta ancora da mettere insieme una cifra ragguardevole, poco meno di 4 milioni di euro” spiega Rosella Panzeri, presidente dell’Unitalsi di Monza dal novembre 2021.
“Ecco perché l’idea di Raffaello è geniale – continua – mettere la forza fisica, la prestanza sarebbe meglio dire, al servizio della “debolezza” dei nostri amici diversamente abili, di chi proprio di forza non ne ha, se non quella del sorriso, dell’abbraccio. Raffaello nuoterà, pedalerà, correrà per loro, perché la Casa della Gioia rimanga nostra”.
“Grazie a lui e a chi con noi crede che Borghetto sia una meravigliosa storia d’amore dato e ricevuto – aggiunge l’ex sindaco di Monza dal 1986 al 1991, unica donna nella storia del capoluogo della Brianza a ricoprire questa carica – è un luogo in cui i nostri amici speciali, spesso ancora lasciati in disparte da un mondo che vuole solo correre e non ha la pazienza di accogliere ritmi più lenti, sono al centro di ogni scelta“.




