Politica - 08 settembre 2025, 16:49

Raddoppio ferroviario Finale-Andora, il M5S: “Progetto costoso, invasivo e già obsoleto. Serve confronto con i territori”

Giordano e Scarone: “Potenziare la rete è necessario, ma il progetto non può basarsi su decisioni calate dall’alto con rischio isolamento”

Raddoppio ferroviario Finale-Andora, il M5S: “Progetto costoso, invasivo e già obsoleto. Serve confronto con i territori”

“Il raddoppio della tratta ferroviaria tra Finale Ligure e Andora prevede 25 km di gallerie e 7 km di viadotti, con la soppressione di diverse stazioni costiere fondamentali per pendolari, turisti e studenti. Come M5S riconosciamo la necessità di potenziare la rete. Tuttavia, il progetto non può basarsi su decisioni calate dall’alto che rischiano di isolare interi territori e di replicare errori del passato”.

Sono il capogruppo regionale e la coordinatrice savonese del MoVimento 5 Stelle, Stefano Giordano e Stefania Scarone, a intervenire sul progetto per il quale quest'oggi ha preso via la Conferenza dei Servizi. E lo fanno chiedendo di alzare il livello d'attenzione sul riassetto della linea in provincia.

“Il precedente raddoppio tra Andora e San Lorenzo al Mare è una cattedrale nel deserto – spiegano – i viaggiatori sono diminuiti drasticamente, pendolari e turisti hanno preferito l’auto, aumentando traffico e inquinamento; l’assenza di navette di collegamento con i centri cittadini ha reso l’opera poco fruibile. Non possiamo permetterci di ripetere questo modello: i cittadini non devono essere costretti a usare l’auto per raggiungere la stazione”.

I pentastellati evidenziano anche le principali criticità del progetto: “Stazioni lontane dai centri urbani, con rischio di isolamento per Loano, Alassio, Laigueglia, Borgio Verezzi e Ceriale, con gravi ricadute su turismo e mobilità. Caratteristiche tecniche non all’avanguardia: la linea non è progettata per treni ad alta velocità o servizi moderni, risultando già obsoleta alla sua apertura. Costi e tempi enormi: 1,5-2 miliardi di euro e 6-8 anni di cantieri, senza benefici concreti nel breve periodo”.

Da qui la richiesta di un cambio di approccio: “Chiediamo di valutare alternative meno impattanti e più sostenibili. Un’opera di questa portata deve nascere da un confronto reale con sindaci, cittadini, categorie ed esperti indipendenti. Ogni miliardo speso deve garantire benefici tangibili per cittadini e territorio. Non accetteremo una nuova grande opera costosa e invasiva che non risolve i problemi di mobilità”.

Il messaggio finale dei pentastellati è netto: “È indispensabile modernizzare la linea esistente, offrire servizi ferroviari efficienti e garantire l’accessibilità delle località costiere, patrimonio economico e sociale della Riviera. La ferrovia deve unire, non dividere. Servono scelte coraggiose, sostenibili e condivise con i cittadini”.

Redazione

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