È esplosa sui social la polemica che in queste ore anima Loano e la frazione di Verzi. A dare il via alla discussione è stato un lungo post di Davide Nari, direttore della Banda dell’associazione Musicale Santa Maria Immacolata di Loano, nel quale il musicista ha denunciato pubblicamente alcune frasi ritenute offensive, tra cui il riferimento alla “Banda bassotti”.
“La Banda musicale è una delle realtà culturali, sociali e storiche di Loano – si legge nel post di Nari –. Dal 1979 la Banda ha sempre servito Loano, il Comune e la comunità con orgoglio e fierezza. Oggi però è un giorno triste per noi perché abbiamo subito pubblicamente un attacco frontale, meschino e maleducato da parte di un rappresentante della Chiesa, da parte di colui che dovrebbe essere, a maggior ragione, un esempio e una guida per la comunità”.
Lo sfogo nasce dalle parole di don Antonello Dani, parroco di Verzi, che ha espresso il proprio disappunto per l’assenza “senza neanche avvisare” della Banda alla festa patronale: “Una mancanza di rispetto”, ha dichiarato il sacerdote - sottolineando che era già successo in passato - sulle colonne dell’edizione odierna de La Stampa.
“La Banda è un gruppo formato principalmente da amatori, da persone che dedicano il proprio tempo sottratto alla famiglia, al lavoro, ai propri impegni – ha aggiunto Nari –. Nonostante questo e nonostante il poco preavviso, con non poca difficoltà eravamo presenti a Santa Libera. Il Comune, tutto il Comune (che di fatto in questi casi è il nostro unico ‘datore di lavoro’) è a conoscenza della nostra realtà e della situazione: il nostro calendario eventi loanese è stilato esclusivamente con esso”.
Il direttore ha quindi manifestato tutta la sua amarezza per le espressioni ricevute: “Mai avremmo voluto sentirci chiamare ‘Banda bassotti’ o mai avremmo meritato imprecazioni; come allo stesso modo non meritiamo di sentire ‘fosse per me voi qui non sareste mai venuti’. Come si dice, cornuti e mazziati. Pur pagando, se ‘esigo’ la presenza della Banda con poco preavviso devo prevedere un possibile rifiuto, per i semplici motivi precedenti”.
La conclusione del messaggio è un atto d’amore verso il gruppo che dirige: “Concludo dicendo che difenderò sempre la Banda di Loano, sarò sempre al suo fianco e sempre grato di avermi permesso di vivere di quello che amo, della Musica. Le persone vanno e vengono, la Banda no”.





