La Filt Cgil di Savona aderisce allo sciopero generale proclamato per il 3 ottobre e sollecita tutte e tutti i portuali del porto di Savona-Vado Ligure a partecipare in massa.
"Perché, se da una parte nessun Governo può permettersi di bloccare la solidarietà tra i popoli, dall’altra è impensabile che i portuali accettino le atrocità alimentate nella Striscia di Gaza. Siamo davanti all’evidenza del genocidio che coinvolge donne, uomini, bambini e anziani; civili di tutte le età. Le frontiere della Striscia sono bloccate, intrappolando all’interno di quel territorio profughi e sfollati, impotenti di fronte alla barbarie della guerra imperialistica", spiegano dal sindacato.
"Anche i corridoi umanitari sono stati bloccati, impedendo il trasporto di beni alimentari, farmaci e prodotti per l’infanzia. Con l’obiettivo di contrastare tutte le guerre dell’imperialismo e, nello specifico, quella israelo-palestinese". La Filt Cgil di Savona ha posto in atto diverse iniziative: dallo sciopero del 19 settembre alla presa di posizione verso la Slnc Severn e il suo carico bellico destinabile al Medio Oriente.
"È stato il 'modo' di lavoratrici e lavoratori del porto di Savona-Vado Ligure per aggiungere un piccolo carico di umanità a quello precedentemente raccolto in termini di viveri e farmaci, poi caricati sulla 'flottiglia'. Il Governo israeliano ha deciso di imporre un blocco navale in acque internazionali per impedire che gli aiuti umanitari raccolti sulla “flottiglia” da lavoratrici e lavoratori, studenti e pensionati giungessero alla stremata popolazione palestinese", concludono dal sindacato.





