"Ecco l’ennesimo nazi sindaco servo di un’élite nazicom globalista pedosatanista che si indigna per le scritte di verità che denunciano un vax genocidio in atto". E' uno dei commenti violenti comparsi nei giorni scorsi sulla pagina Facebook istituzionale del Comune di Carcare, sotto un post dedicato a un episodio di vandalismo avvenuto al cimitero municipale.
Le scritte sui muri, riconducibili a propaganda no vax, avevano spinto l’amministrazione a condannare pubblicamente il gesto. Ma, invece di raccogliere solidarietà, il sindaco Rodolfo Mirri si è ritrovato bersaglio di una raffica di insulti e accuse deliranti.
Un altro commento recitava: "Da bravo collaborazionista colluso con un sistema assassino ti indigni per delle scritte su un muro ma resti zitto di fronte ai milioni di morti e malati causati da un vaccino letale progettato per depopolare, vero sindaco?". Frasi intrise di odio e complottismo, visibili pubblicamente sulla pagina social del Comune, che hanno superato di gran lunga il confine della critica politica o dell’opinione personale.
"Tali affermazioni — spiega Mirri — oltre ad essere palesemente false e prive di qualsivoglia fondamento, risultano gravemente diffamatorie, connotate da contenuti calunniosi e da un linguaggio violento e denigratorio, idoneo a suscitare discredito nei miei confronti sia come persona fisica che come pubblico ufficiale".
Il sindaco ha così deciso di agire, presentato querela alla Polizia Postale contro gli autori dei commenti, ritenendo che le espressioni utilizzate integrino gli estremi del reato di diffamazione aggravata, poiché commesse tramite un mezzo di pubblicità (i social network) e con riferimento alla sua funzione pubblica. Mirri sottolinea inoltre la possibile sussistenza di elementi riconducibili all’odio ideologico.





