Promuove la collaborazione interaziendale e l’innovazione tecnologica in ambito chirurgico, con l’obiettivo di migliorare la qualità delle cure e ottimizzare i processi assistenziali, il progetto del nuovo sistema di chirurgia robotica video-laparoscopica “Da Vinci Xi IS4000” inaugurato stamani presso l’Ospedale San Paolo di Savona.
Il Blocco Operatorio savonese sarà infatti sede operativa di riferimento per questo nuovo strumento, che verrà impiegato dai professionisti di Asl 1, Asl 2 e Asl 3 attraverso un protocollo d’intesa. Con esso, nella prima fase, verranno eseguiti interventi laparoscopici robot-assistiti nei settori di Urologia, Chirurgia generale, Chirurgia toracica e Ginecologia, a cura del personale del Servizio sanitario regionale ligure.
Il progetto si inserisce nel percorso di modernizzazione della sanità ligure e mira a creare un modello interaziendale integrato e sostenibile per la chirurgia robotica, favorendo la condivisione di competenze tra professionisti e gruppi multidisciplinari. L’obiettivo è quello di innalzare il livello qualitativo delle prestazioni, garantendo maggiore sicurezza, minori tempi di degenza e riduzione dei costi di gestione.
«Questo progetto non rappresenta soltanto un aggiornamento tecnologico, ma un investimento strategico volto a potenziare l’attività chirurgica all’insegna della precisione, dell’efficacia e della massima sicurezza per il paziente – sottolinea Massimo Nicolò, assessore regionale alla Sanità –. Allo stesso tempo, attraverso una stretta collaborazione interaziendale, consente di uniformare e ampliare l’offerta di chirurgia ad alta complessità sul territorio regionale. L’Ospedale San Paolo di Savona, grazie alla sua esperienza ventennale nella chirurgia robotica, conferma il proprio ruolo di centro di riferimento e di formazione, contribuendo in modo determinante alla crescita di un modello interaziendale capace di coniugare qualità, innovazione e attenzione ai bisogni delle persone».
Rispetto ai modelli precedenti, il nuovo “Da Vinci Xi IS4000” rappresenta un salto tecnologico di grande rilievo. Il sistema è infatti dotato di una visione tridimensionale in alta definizione, capace di ingrandire fino a dieci volte il campo operatorio e restituire al chirurgo un’immagine estremamente nitida e realistica dei tessuti e degli organi su cui interviene.
Un altro elemento distintivo è costituito dai quattro bracci robotici, ciascuno dei quali dispone di sette gradi di libertà: una caratteristica che consente una precisione e una fluidità di movimento superiori a quelle della mano umana, eliminando al contempo qualsiasi tremore fisiologico.
A completare l’innovazione, il sistema integra l’ottica 3D HD con la fluorescenza verde all’indocianina (ICG), una tecnologia che permette di visualizzare in tempo reale la perfusione dei tessuti e la rete vascolare dopo l’iniezione del mezzo di contrasto. Questo avanzato strumento di imaging è particolarmente prezioso nella chirurgia oncologica, dove consente una rimozione più accurata di masse tumorali e linfonodi, contribuendo a migliorare in modo significativo l’efficacia complessiva dell’intervento e i risultati clinici a lungo termine.
Il noleggio quinquennale, che comprende installazione, formazione completa del personale e manutenzione “full risk”, prevede un investimento complessivo di circa 5 milioni di euro (IVA inclusa).
«Questo rilevante investimento regionale e la condivisione della nuova tecnologia con Asl 1 e Asl 3 – spiega il direttore generale di Asl 2, Michele Orlando – consentiranno di offrire a un numero sempre maggiore di pazienti i benefici clinici della chirurgia robotica: minori complicanze, riduzione del dolore post-operatorio, degenze più brevi e recuperi funzionali più rapidi. È un’evoluzione tecnologica che coniuga precisione, sicurezza e miglioramento degli esiti clinici complessivi».
Sulla stessa linea la direttrice generale di Asl 1, Maria Elena Galbusera, che evidenzia: «L’utilizzo condiviso del sistema “Da Vinci Xi IS4000” rappresenta una frontiera innovativa nel campo delle cure mediche, perché coadiuva il chirurgo durante tutto l’intervento offrendo un’operazione più accurata e meno invasiva, con una ripresa post-operatoria più rapida e meno dolorosa. La nostra mission è puntare sul continuo miglioramento della qualità e della sicurezza delle cure, sostenendo i professionisti con tecnologie evolute e garantendo una maggiore tempestività degli interventi e quindi migliori esiti».
«Grazie al protocollo siglato tra Asl 1, Asl 2 e Asl 3 – aggiunge il direttore generale di Asl 3, Luigi Carlo Bottaro – possiamo offrire una proposta di salute innovativa e trasversale che andrà a diretto beneficio della popolazione ligure. La tecnologia mininvasiva adottata consente di massimizzare l’efficienza e di elevare la qualità delle prestazioni chirurgiche, assicurando maggiore precisione, sicurezza e tempi di recupero più rapidi».















