Politica - 15 novembre 2025, 15:00

Movimento Indipendenza: Fabrizio Marabello nominato vice coordinatore regionale

Marabello è già membro della Direzione Nazionale del partito e coordinatore per Savona e provincia

Movimento Indipendenza: Fabrizio Marabello nominato vice coordinatore regionale

La direzione ligure del Movimento Indipendenza (formazione politica antisistema che rappresenta la destra sociale, sovranista e identitaria fondata nel 2023 dall'ex ministro e sindaco di Roma on. Gianni Alemanno), ha nominato il cerialese Fabrizio Marabello vice coordinatore regionale del partito. 

"Abbiamo voluto premiare Fabrizio con questo importante incarico come riconoscimento per il suo costante impegno politico nel nostro Movimento sia a livello nazionale che territoriale" - afferma Alessandro Rosson, coordinatore regionale per la Liguria di Indipendenza, già candidato governatore della Liguria nelle ultime elezioni regionali. 

Marabello che è anche membro della Direzione Nazionale, coordinatore di Savona e provincia e portavoce del Movimento Indipendenza ha dichiarato: "In Liguria le nostre battaglie politiche riguardano in particolare la sanità (immediata riapertura dell'ospedale di Albenga, del suo pronto soccorso, riattivazione del punto nascite al S. Corona di Pietra Ligure e riduzione delle liste di attesa); le infrastrutture (no allo spostamento a monte della ferrovia nella tratta Finale Ligure-Andora ma raddoppio in sede); l'ambiente (no alle pale eoliche, alla dislocazione del rigassificatore a Vado Ligure e ai termovalorizzatori), la sicurezza (potenziamento degli organici e dei presidi delle Forze dell''Ordine dello Stato e dei Vigili del Fuoco, il trasferimento della gestione della Polizia Locale dalla competenza comunale a quella regionale con l'obiettivo di potenziare l’efficienza e la coerenza delle operazioni di sicurezza pubblica in Liguria e il riconoscimento della tutela legale per ufficiali e agenti); il sovranismo sociale (difesa della sovranità nazionale con un'attenzione alle questioni sociali ed economiche con particolare riferimento alle fasce più deboli della popolazione); la cultura (valorizzazione e promozione del patrimonio storico e artistico del territorio) e, infine, ma non meno importante - conclude Marabello- la ferma volontà di tradurre in azione concreta la proposta programmatica sulla remigrazione per porre un argine deciso e inequivocabile all’immigrazione incontrollata, fenomeno che minaccia la coesione sociale e la sopravvivenza stessa dei popoli europei". 

Redazione

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