Se ne stava parlando da tempo, ora arriva la conferma: la Giunta Comunale di Albenga ha approvato l’Intesa con la Regione Liguria che definisce le zone della città considerate di particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico, nelle quali l’insediamento di nuove attività commerciali sarà soggetto a regole più stringenti. Si tratta di un atto previsto dal Codice dei Beni Culturali e dalle norme regionali sul commercio, con l’obiettivo di proteggere e valorizzare i luoghi più rappresentativi del territorio, mantenendone identità, decoro e qualità urbana.
L’Intesa arriva al termine di un percorso articolato, avviato dal Comune con la deliberazione del 31 luglio 2025 e sviluppato in collaborazione con Regione Liguria, associazioni di categoria e Soprintendenza. Proprio quest’ultima, con un parere formale trasmesso a settembre, ha confermato la correttezza dell’individuazione delle aree proposta dal Comune, chiedendo però l’inserimento di un’ulteriore zona: piazza della Stazione, dove l’edificio “Fabbricato Viaggiatori e Alloggi” risulta sottoposto a tutela culturale. Inoltre, la Soprintendenza ha imposto un vincolo importante: in tutte le aree selezionate, le strutture esterne dei locali commerciali — come dehors e elementi accessori — non potranno essere fissate al suolo, per evitare impatti permanenti sul contesto storico.
Le zone comprese nell’Intesa sono cinque aree strategiche e simboliche della città: Centro Storico, cuore archeologico e medievale di Albenga; Viale Pontelungo; Viale Martiri della Libertà; Viale Italia; Piazza Matteotti, come richiesto dalla Regione, l’area della Stazione ferroviaria.
In questi ambiti, l’apertura o modifica di attività commerciali potrà essere vietata o richiedere specifiche autorizzazioni, in base alla tipologia merceologica, per evitare insediamenti incompatibili con la tutela del patrimonio. L’Intesa punta infatti a scongiurare la proliferazione di attività considerate “impattanti” o “disomogenee” rispetto al contesto, preservando la funzione dei piccoli esercizi e sostenendo la qualità dell’offerta commerciale nei luoghi storici della città.
Diverse le tipologie di attività non consentite: artigianato alimentare etnico commercio all'ingrosso sia alimentare sia non alimentare, night club, phone center, money transfer, sexy shop, sale giochi, slot machine, video lottery / terminali VTL, agenzie di scommesse, sale bingo, sale per apparecchi per gioco lecito, attività di vendita promiscua non specializzata, commercio di prodotti derivati dalla canapa non tessile, distributori automatici esclusivi, carrozzerie, elettrauto, autofficine, moto-officine (escluse le ciclofficine, annesse alla vendita di: biciclette, ebike, abbigliamento sportivo).
L’atto approvato dalla Giunta prevede ora la firma da parte del sindaco e della Regione. Una volta completato l’iter, gli uffici comunali potranno applicare le nuove disposizioni.
Secondo l’Amministrazione, questa Intesa rappresenta un passo decisivo per coniugare sviluppo commerciale e tutela del centro urbano. “Albenga — si legge nel documento — necessita di una particolare attenzione per il mantenimento dei suoi caratteri identitari e per la valorizzazione delle attività che preservano il tessuto storico e sociale della città”.
“L’approvazione dell’intesa, alla quale seguirà la firma della convenzione con Regione Liguria, rappresenta un passo importante per la tutela del nostro centro storico e delle principali vie cittadine – afferma il sindaco Riccardo Tomatis –. Da un’analisi effettuata emerge come questo tipo di offerta sia già presente sul territorio. Si è ritenuto pertanto che non vi fosse necessità di incrementarla ulteriormente nelle zone individuate dalla delibera”.
“Questo provvedimento - sottolinea l'assessore Camilla Vio - non vuole penalizzare nessuno, ma garantire equilibrio e qualità. Nelle aree più sensibili della città è necessario evitare un’eccessiva concentrazione di attività che rischiano di snaturare il contesto storico e urbano. Vogliamo sostenere un commercio che valorizzi l’identità di Albenga e che contribuisca a renderla più accogliente, attrattiva e decorosa”.





