“Pur tenendo conto del fatto che siamo una forza politica appena nata, vogliamo esserci e svolgere un ruolo”.
Luca Martino, ex assessore Pd, è il coordinatore provinciale del Partito Liberal Democratico, eletto nell’assemblea di sabato scorso. Nel direttivo provinciale figurano Gian Luca Gandalini, Yuri Brioschi, Delia Venerucci e Pietro Chiappori.
Cresciuto nelle fila del movimento giovanile dell’allora PCI, Martino ha poi proseguito il suo percorso politico nei PDS, nei DS – di cui è stato anche segretario cittadino – e infine nel Partito Democratico, nell’ala riformista, per approdare al Partito Liberal Democratico e diventarne segretario.
“È stato un lungo percorso, sia mio sia delle realtà politiche – spiega Martino –. A parte l’esperienza dei vent’anni, sono sempre stato nell’area riformista della sinistra. In questo percorso ho ritrovato molte figure dell’area riformista del Pd, come Victor Rasetto. C’è stata un’evoluzione su temi come i rapporti tra Stato e mercato, ma c’è anche un altro aspetto da considerare: il centrosinistra di oggi ha ben poco a che fare con quello in cui stavo io. Il Pd di oggi non ha niente a che vedere con quello di Renzi, che era quello che mi convinceva di più. Di Veltroni o di D’Alema. Chi non ricorda la diatriba tra D’Alema e Cofferati? Oggi la Schlein prende ordini da Landini”.
Al congresso del partito sono intervenuti come ospiti sia esponenti di centrosinistra, come il segretario provinciale del Pd Emanuele Parrinello, sia forze più moderate come Azione e Italia Viva, ma anche rappresentanti del centrodestra, come il consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza o Alessandro Bozzano, attuale commissario di Noi Moderati (anche lui con un percorso politico partito nel centrosinistra).
Per Martino, però, è ancora presto per parlare di elezioni amministrative: la decisione su chi appoggiare sarà valutata “Comune per Comune, programma per programma”.
“Sulle amministrative non abbiamo ancora avviato nessuna discussione – spiega Martino –. Il nostro oggetto sociale contesta la strutturazione in coalizioni e, a livello nazionale, siamo per un superamento di questo assetto politico; contestiamo questo sistema anche a livello locale. Facciamo parte dell’area moderata riformista: contano le persone e i programmi, sui quali faremo le nostre riflessioni”.










