In un Paese, in un mondo, che purtroppo continua a contare vittime di violenza di genere, la prevenzione passa soprattutto dalla scuola. Educare bambini e adolescenti al rispetto, al consenso, alla gestione delle emozioni e a una sessualità consapevole significa intervenire dove tutto comincia: nella formazione delle nuove generazioni. “Per noi è importante fare cultura, fare una cultura del rispetto”, ricorda la presidente del Centro Antiviolenza Artemisia Gentileschi di Albenga, Laura Dagnino.
Proprio in questa direzione va il grande progetto avviato dal Centro nel Ponente savoneseLe formatrici stanno lavorando negli istituti Giancardi-Galilei-Aicardi di Albenga e Alassio, coinvolgendo nove classi, circa 180 studenti, oltre ai loro insegnanti. “Lo stiamo attuando negli indirizzi alberghiero, agrario e Itis – spiega Dagnino – e anche gli insegnanti riceveranno strumenti per aiutare i ragazzi nei momenti difficili”.
I percorsi affrontano temi spesso ignorati: affettività, consenso, prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili e delle gravidanze indesiderate. “I giovani hanno un grande bisogno di affettività e di principi sulla sessualità”, sottolinea la presidente. L’allarme riguarda anche la scarsa consapevolezza dei rischi: “Si sta diffondendo nuovamente la sifilide, perché non si usano gli strumenti per evitarla”.
Il progetto nasce da un’indagine condotta da una giovane ostetrica su centinaia di studenti del territorio, che aveva rivelato “una forte disinformazione dal punto di vista della sessualità”, complice la mancata comunicazione in famiglia e l’influenza della pornografia, con contenuti che creano una “distorsione” sul delicato tema della sessualità.
Il team coinvolto è ampio: psicoterapeute, formatrici europee, ostetriche e psicologhe dell’età evolutiva, con un lavoro a tappe che proseguirà fino alla primavera. “Sono laboratori in cui lavoriamo tutti insieme, coinvolgendo attivamente i ragazzi”, spiega Dagnino.
Accanto al progetto principale, il Centro Artemisia sta portando avanti percorsi specifici anche nelle scuole secondarie di primo grado di via degli Orti ad Albenga, dedicati a emozioni, rispetto e consenso; alla primaria Muragne di Ceriale con un progetto di psicomotricità; alla primaria di Laigueglia, dove si lavora su stereotipi e discriminazioni di genere. “Stanno funzionando molto bene – aggiunge – e gli insegnanti sono contenti dei nostri interventi”.
Tutti i progetti sono finanziati dalla Regione Liguria su proposta del Centro Antiviolenza.
“Aiutare i giovani a sviluppare il senso del rispetto dell’altro è fondamentale - conclude Dagnino -. Per noi, che ci occupiamo delle donne e delle violenze che subiscono, è un impegno culturale prima ancora che sociale”.





