Ancora nessuno sviluppo dal Tribunale di Roma con i sindacati che avranno nel frattempo un incontro con l'impresa appaltatrice il prossimo mercoledì 3 dicembre.
Sul fronte del cantiere dell'Aurelia Bis non ci sono novità ma intanto le amministrazioni comunali, dopo l'incontro del sindaco di Savona Marco Russo con gli abitanti di via La Rusca e via Turati, aggiornano i cittadini sullo stato dell'arte.
Mercoledi scorso il Pd di Albissola Marina ha organizzato al Muda un incontro con i cittadini nel quale sono intervenuti i sindaci Gianluca Nasuti e Maurizio Garbarini di Albisola Superiore, gli assessori albissolesi Luigi Silvestro e Roberto Bragantini, Raffaella Brino segretaria dei dem locali e il vice segretario del circolo Marco Martina.
I primi cittadini hanno fatto una fotografia dello stato del cantiere arrivato all'85%, Bragantini si è soffermato invece sulle problematiche dell'inquinamento acustico nella zona delle Collette causato dal traffico della vicina autostrada A10 (si era svolto un incontro lo scorso 29 ottobre. LEGGI QUI) e Silvestro sulle diverse problematiche nella viabilità interna e i vari interventi programmati per la migliorare la sicurezza della stessa (LEGGI QUI).
Sul fronte Aurelia Bis gli stipendi di agosto e ottobre sono stati pagati da Ici, settembre invece dovrebbe essere pagato da Anas. Nel cantiere sono rimasti 5 operai e due impiegati.
Anas nell'incontro del 16 ottobre aveva spiegato che dopo l’avvio di entrambi i cantieri nel savonese e La Spezia, l’impresa ICI Italiana Costruzioni S.p.A., esecutrice delle opere, aveva dovuto affrontare una serie di severe vicissitudini societarie, per le quali era stata avviata una procedura di ricomposizione del debito presso il Tribunale di Roma.
La procedura doveva costituire un passaggio essenziale per il riassetto finanziario dell’azienda, anche attraverso la vendita di alcuni asset societari, così da garantire il prosieguo delle attività del cantiere.
In quel difficile contesto, con conseguenti ed inevitabili rallentamenti dei lavori, Anas e il Commissario straordinario, avevano attivato gli strumenti sostitutivi della stazione appaltante, consentendo la continuità dei lavori attraverso il pagamento diretto di subappaltatori, fornitori e delle maestranze con il versamento degli emolumenti a favore degli operai.
La procedura di ricomposizione dell'azienda, dopo un iter amministrativo del Tribunale complesso, si era conclusa a luglio 2025 con la cessione da parte di ICI di alcuni rami d'azienda.
Tuttavia, nel corso delle settimane successive, i cantieri non erano ripartiti con il regime atteso, rimanendo invariate le condizioni di stallo delle varie attività.
Anas, quindi, aveva proceduto con le formali contestazioni all’appaltatore, avviando la procedura di risoluzione dei contratti sia della variante di Savona sia della variante della Spezia.
I gravi inadempimenti e i ritardi accumulati da ICI nell’esecuzione dei lavori rendono infatti inidonea la prosecuzione delle commesse con l'impresa, come invece proposto dalla stessa in un nuovo piano concordatario nel frattempo attivato nel Tribunale di Roma.
Il Giudice potrà decidere di rigettare la proposta dell’impresa, consentendo così ad Anas di finalizzare la risoluzione dei contratti di appalto sia di Savona che della Spezia e completare i lavori con nuove imprese (già individuate) a partire dai primi mesi del 2026, oppure accogliere l’istanza e dunque consentire ad ICI di proseguire nella esecuzione dei contratti di appalto. In quel caso Anas potrà proporre reclamo secondo le procedure di diritto civile.