Ieri, giovedì 27 novembre, i prati antistanti la scuola dell’Infanzia e Primaria di Ferrania si sono trasformati in un piccolo bosco in miniatura. Tra sorrisi, guanti da giardinaggio e zolle di terra, 21 giovani alberi — ciliegi e castagni — hanno trovato dimora grazie alle mani dei bambini e all’entusiasmo dei loro insegnanti. La Festa dell’Albero, rimandata di qualche giorno a causa del maltempo, non ha però tolto nulla alla gioia e all’impegno dei piccoli partecipanti.
Ma dietro a questo gesto educativo c’è un progetto più grande. L’iniziativa rientra in un piano di riqualificazione ambientale promosso dall'imprenditore Gianni Vigna, ex ferraniese e ancora profondamente legato alla frazione. Vigna ha acquistato terreni nella zona della Borgata San Pietro, accanto alla Casa del Fattore e all’edificio scolastico, con l’obiettivo di restituire alla comunità spazi verdi curati e sicuri.
Il progetto ha già portato a importanti interventi: l’abbattimento di otto alberi ormai vecchi e malati e la piantumazione di 68 nuove essenze, tra cui gingko biloba, peri da fiore e liquidambar. L’operazione rappresenta anche il primo passo per la ricostruzione di un viale alberato, un tempo popolato da ippocastani che il tempo e le malattie hanno portato via. Numeri e piante che raccontano un’attenzione costante, estetica ma anche naturalistica, verso il territorio e le frazioni della città.
Ma le ambizioni di Vigna non si fermano agli alberi. "Stiamo recuperando un campetto di calcio da mettere a disposizione dei bambini, uno spazio dove possano correre e giocare in sicurezza - spiega l’imprenditore - Il progetto comprende anche la pulizia di un’ampia zona vicino alla ferrovia, oggi invasa da sterpaglie e rovi, che diventerà un’area picnic e, durante la festa patronale, ospiterà un mini luna park senza danneggiare il prato del campetto. Inoltre, è prevista la realizzazione di una strada lungo il muro di contenimento della ferrovia, che condurrà all’ingresso del Borgo Vecchio, deviando il traffico e allontanando i veicoli dall’ingresso delle scuole".
Piantare un albero non è solo un gesto simbolico: è un invito alla responsabilità, alla cura del territorio e alla partecipazione. E ieri i bambini di Ferrania hanno imparato tutto questo con le mani sporche di terra e il cuore pieno di entusiasmo. Tra sorrisi, chiacchiere e piccole innaffiature, la scuola si è trasformata in un laboratorio di futuro verde, un luogo dove comunità e ambiente si incontrano e si prendono cura l’uno dell’altro.
In un’epoca in cui il verde è spesso sacrificato sull’altare della fretta e della cementificazione, gesti come questi ricordano che il cambiamento parte da chi ha voglia di seminare, letteralmente e simbolicamente, un futuro migliore.











