Martedì 9 dicembre si svolgerà l'incontro in Regione sulla Sanac di Vado Ligure. Era stato richiesto con la Conferenza dei Capigruppo regionale dall'rsu in vista del bando di vendita che scade il prossimo 9 gennaio.
"Per noi è un aspetto positivo, la Regione si deve interessare perche è una questione politica. È un passo importante l'incontro perché Sanac è indispensabile, un'azienda unica in Italia e la crisi dell'acciaio non puo essere risolta a pezzi, ci vuole un discorso politico collettivo - ha detto Alessandro Bonorino, Filctem Cgil - Attendiamo con trepidazione la data e chiediamo che la giunta si faccia carico politicamente di tutelare Sanac e farsi promotore della nostra situazione con la politica nazionale".
Attualmente nello stabilimento vadese che produce materiali refrattari sono presenti 50 lavoratori con la cassa integrazione che si è azzerata perché sono presenti una copertura di ordini fino a febbraio-marzo.
Lo scorso settembre per la settima volta gli stabilimenti Sanac di Vado Ligure, Assemini, Gattinara e Massa sono stati messi in vendita.
A maggio non era stata accettata l'offerta vincolata da parte dell'azienda italo-canadese The Grossi Group ed era stato così interrotto il dialogo mandando nuovamente in apprensione i lavoratori che da anni attendono risposte sul loro futuro.
I commissari straordinari Alessandro Danovi, Daniela Savi e Francesco Di Ciommo avevano pubblicato il 24 settembre l'invito a manifestare interesse all’acquisto dei complessi aziendali della società leader nel settore dell’estrazione, produzione e commercializzazione di materiali refrattari.
"I Commissari Straordinari intendono perseguire l’obiettivo della procedura preferibilmente mediante il trasferimento unitario di tutti i beni e rapporti giuridici destinati alle attività aziendali facenti capo a Sanac (il “Complesso Aziendale”), ovvero, alternativamente, qualora le offerte ricevute aventi ad oggetto l’intero Complesso Aziendale non siano ritenute congrue dai Commissari Straordinari rispetto alle finalità della procedura e della normativa applicabile, mediante più operazioni separate di trasferimento dei rami d’azienda gestiti da Sanac presso gli stabilimenti di Assemini, Gattinara, Massa e Vado Ligure (i “Rami d’Azienda”) - viene spiegato nell'invito - Si precisa sin d’ora che, in coerenza con gli orientamenti finora condivisi con le parti sociali e con l’obiettivo prioritario di salvaguardare i livelli occupazionali, sarà attribuito carattere preferenziale alle offerte che prevedano la cessione congiunta dell’intero Complesso Aziendale. La cessione frazionata dei singoli Rami d’Azienda, pur rimanendo astrattamente percorribile, sarà considerata soluzione residuale".
Le manifestazioni di interesse a partecipare dovranno essere inviate entro e non oltre le 17:00 del 9 gennaio 2026.
La procedura si articolerà nell'analisi delle manifestazioni d’interesse e selezione delle controparti da ammettere alle successive fasi della procedura, considerando che i Commissari Straordinari si riservano espressamente la facoltà, previo ottenimento di apposita autorizzazione da parte del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, di ammettere alle successive fasi della procedura e/o a formulare offerte vincolanti anche soggetti che non abbiano inizialmente manifestato interesse (o, comunque, non abbiano presentato la propria manifestazione di interesse nei termini previsti dall'invito); ammissione dei soggetti selezionati alla fase di due diligence, previa sottoscrizione dei necessari accordi di riservatezza; invio ai soggetti che siano stati ammessi alla fase di due diligence di una lettera di procedura che regolamenterà la durata della fase di due diligence; i termini e le modalità per la presentazione di offerte d’acquisto vincolanti; le modalità per l’espletamento di una o più fasi di rilancio cui potranno essere invitati tutti o parte degli offerenti; l'aggiudicazione della procedura sulla base della migliore offerta vincolante ricevuta e sottoscrizione della documentazione contrattuale di vendita.
Per cinque volte i bandi di gara erano andati deserti e nel maggio 2024 gli amministratori straordinari, avevano pubblicato la manifestazione d'interesse, per provare nuovamente a vendere la società attiva nel settore dell'estrazione, la produzione e commercializzazione di materie prime e materiali refrattari.
I Commissari quindi avevano proceduto ad nuova preliminare valutazione dei soggetti allo stato interessati all’acquisto dei complessi aziendali di Sanac e avevano invitato chiunque fosse stato interessato all’acquisto dei complessi aziendali che fanno capo alla società a presentarsi.
Nel gennaio 2025 era stata aperta la busta contenente l'offerta di The Grossi Group con la conclusione precedente della fase di due diligence. Si era ritirata dalla corsa invece l'azienda Ettore 1910. L'offerta però della società italo-canadese non era stata ritenuta congrua dai commissari in quanto Il numero degli occupati previsto nel piano industriale non sarebbe stato garantito, il prezzo dell'offerta non sarebbe stato ritenuto adeguato e non sarebbero stati garantiti nel prosieguo gli investimenti.





