"Diritti Cultura sviluppo replica al patto per Savona, sul sistema di raccolta rfuti in città, introdotto mesi fa.
"La situazione a Savona é insostenibile – spiega l'associazione - non stiamo parlando di opinioni soggettive, ma di cittadini che ogni giorno affrontano disagi concreti a causa degli ingombri dei mastelli, dei mancati ritiri, dello sporco documentato con foto e video del degrado davanti alle abitazioni. Queste condizioni non possono essere ridotte a semplici questioni politiche perchè sono sotto gli occhi di tutti".
Un caso emblematico, secondo "Diritti Cultura sviluppo" è lo sciopero di oggi 9 dicembre . " Prendiamo in analisi un problema che dobbiamo affrontare nelle prossime ore: lo sciopero del 10 dicembre igiene pubblica: il comunicato di Sea S fa appello ai cittadini di non conferire i rifiuti perché il servio di ritiro non sarà effettuato. Ciò vuol dire che i cittadini del centro ancora un volta saranno avvantaggiati potranno liberare le case dai rifiuti , mentre chi ha mastelli e bidoni condominiali deve tenere tutto attendendo il prossimo giorno di conferimento".
"Si può chiedere – prosegue - un sacrificio e di sopportare il disagio solo e sempre a una parte di cittadini ?"
"Nel consiglio monotematico erano emerse tutte queste criticità .-dichiara l'associazione - E purtroppo si nota che continuano a persistere . Prendiamo ad esempio oltre la confusione sul ruolo degli amministratori condominiali che, hanno dichiarato loro stessi, non possono essere considerati gli interlocutori di SEAS, e chiedono di rivolgersi direttamente agli utenti, mentre SEAS continua a sostenere l’esatto contrario, indicando come interlocutori proprio gli amministratori".
L'associazione chiede poii chiarezza sui dati legati al sistema di raccolta e ai cambiamenti fatti. "Il sistema si é avviato male, cambiato in diverse parti della città pensando di trovare una popolazione silente e sorridente. Chiediamo pubblicamente di sapere con esattezza dove e quante utenze sono servite da mastelli individuali, quante da mastelli condominiali, quante con isole complete a chiave, quante con isole aperte, quante con bidoni intelligenti ad oggi. Per noi è chiaro che il sistema é confuso e che le multe é meglio se restano attaccate alla matrice".
"Rispettiamo il ruolo del Comune nel controllo del servizio – spiega ancora l'associazione - ma non possiamo condividere l’affermazione che le nostre comunicazioni siano semplici “polemiche fine a sé stesse”. Le segnalazioni dei cittadini, le proposte concrete, gli incontri con centinaia di persone e persino una petizione di 5.000 firme documentano criticità reali e persistenti nella gestione dei rifiuti.
Ignorare questi fatti significa negare la voce di chi subisce quotidianamente disagi e degrado davanti alle proprie abitazioni".
"Vediamo con dispiacere che l’amministrazione rimane spettatrice passiva: non risultano infatti contestazioni per servizi mancati o ritardi prolungati al gestore. Si evidenzia così un doppio metro di giudizio tra le presunte inadempienze dei cittadini e quelle, ben più documentate, del servizio stesso".
Diritti cultura sviluppo chiede che i cittadini vengano messi in condizione di differenziare correttamente. "L’associazione – spiega - è nata per affrontare il problema dei rifiuti a Savona, con l’obiettivo di garantire ai cittadini la possibilità di differenziare correttamente e senza timore di sanzioni che, paradossalmente, dovrebbero essere rivolte a chi il servizio non eroga adeguatamente, a volte per carenza organizzativa ed organica altre proprio per la mancanza di volontà di esplorare altre soluzioni"
E conclude l'associazione : "Chiediamo quindi che il confronto avvenga sulla qualità reale del servizio, del rispetto delle responsabilità del gestore e dell’amministrazione, e non solo sulle presunte inadempienze dei cittadini. Trascurare questo aspetto costituisce un vero disservizio verso la comunità".





