Ore 20,54 di lunedì 8 dicembre: migliaia di italiani hanno potuto assistere a uno spettacolo celeste fuori dall'ordinario. Una meteora di eccezionale luminosità ha attraversato l'atmosfera, risultando visibile praticamente lungo tutta la penisola. Anche in Liguria alcuni fortunati hanno avuto l'occasione, naso all'insù, di vedere l'insolito e velocissimo passaggio con la sua scia verdastra.
Il fenomeno è stato documentato dalla rete Prisma dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, il sistema di monitoraggio atmosferico e meteorico nazionale, che lo ha catturato attraverso sedici delle sue stazioni di rilevamento. Secondo le prime analisi, il corpo celeste si è disintegrato a un'altitudine di circa sessanta chilometri, una quota che esclude la possibilità che frammenti abbiano raggiunto il suolo.
La caratteristica tonalità verde-smeraldo della meteora è attribuibile all'elevata concentrazione di magnesio nella sua composizione. Nel suo tragitto da est verso ovest, il bolide ha lasciato dietro di sé una scia luminosa persistente, con sfumature che spaziavano dal giallo all'arancione.
Il termine bolide indica una meteora particolarmente brillante, con luminosità almeno pari a quella di Venere al suo massimo splendore. Rispetto alle comuni "stelle cadenti", i bolidi possono presentare colorazioni intense — verde, rosso, azzurro, arancione — e rimanere visibili anche per diversi secondi. In alcuni casi possono persino produrre un rombo udibile, simile a un tuono lontano, percepibile qualche minuto dopo l'apparizione a causa della differente velocità di propagazione tra luce e suono.





