Una richiesta di autorizzazione per l'allestimento del presepe nell'atrio del Comune di Savona. A presentarla al Sindaco Marco Russo il coordinatore cittadino di Fratelli d'Italia, Matteo Debenedetti: "Il Coordinamento Cittadino di Fratelli d'Italia Città di Savona, chiede la disponibilità a questa Amministrazione, di poter allestire nell'atrio del Comune prospicente piazza Sisto IV, un presepe in occasione delle Festività Natalizie nel rispetto della Tradizione Italiana e Cattolica, permettendo a tutti coloro che ne avessero piacere, di poterne prendere visione".
Nel recente passato ai tempi della passata amministrazione Caprioglio era stato posizionato al primo piano del palazzo comunale. Negli ultimi anni però le installazioni dei presepi sono collocate in diverse zone della città. Ma non a Palazzo Sisto.
A rispondere alla richiesta l'assessore alla cultura Nicoletta Negro.
"Fatta la premessa che non viene concesso ai Partiti Politici l'Atrio del Comune, ma alle Associazioni, a fronte di un progetto culturale, oggi l'atrio è occupato dal Progetto CeramicAbili, che unisce il tema dell'arte e dell'inclusione sociale - dice l'Assessore - Mi domando altresì in che città vivano i firmatari della richiesta, quest'anno per la prima volta nella storia di Savona, è stato infatti pensato il progetto sotto la regia dell'Assessorato alla Cultura, 'Presepi in Città': 15 presepi realizzati da artisti e cittadini, proposti dalle tante Associazioni di Savona, che hanno creato un vero e proprio percorso alla scoperta di luoghi e quartieri, attraverso il linguaggio della tradizione presepiale. Proprio ieri si è svolto un interessante approfondimento da parte dell'associazione Aiolfi sulla storia dei Presepi in Liguria".
"È un progetto quindi che nel suo complesso sta ottenendo grande successo, quindi sicuramente la proporremo l'anno prossimo e saremo ben lieti di accogliere nuove proposte, sullo stile artistico, le tecniche e la collocazione degli stessi" continua Negro.
"Qualcuno pensa davvero che il problema di Savona sia il presepe nello zaino modello Vannacci e prova a usare anche questo simbolo per alzare un polverone identitario, ma non avranno soddisfazione. Evidentemente sperano che l'elettorato di destra si accontenti di queste rivendicazioni e si lasci distrarre - il commento del capogruppo del "Patto per Savona" Marco Lima - E intanto così non si parla di una legge di bilancio più che austera, che mette sempre più in crisi i comuni nel mantenere i servizi ai cittadini, del piano casa promesso dal governo e mai fatto, della mancanza di investimenti sulla sicurezza e, in Liguria, della riforma sanitaria e del progetto di azienda unica regionale per la mobilità. E alla fine è sempre la stessa storia, da destra alzano polveroni similidentitari, mentre chi amministra fa fatica a rispondere ai bisogni reali delle cittadine e dei cittadini".
"Che si sia credenti o meno, la religione è una cosa seria e non dovrebbe, come troppo spesso capita, essere usata per della propaganda politica. Io, anche per tradizione familiare, faccio ogni anno il presepio, lo preferisco all'albero. Ogni anno ho un pezzo nuovo che sia un macaco albisolese o una statuina napoletana. Mi piace disporre le luci immaginando un sentiero o simulando il riflesso dell'acqua di un ruscello. E puntualmente il 6 gennaio metto i re Magi, ognuno col suo cammello - ha dichiarato il capogruppo di "Sinistra per Savona" Marco Ravera - Ma quella è casa mia, non la casa di tutti i cittadini. Un Comune, di qualunque segno politico, deve essere la casa di tutti: dei cattolici praticanti, come immagino siano i rappresentanti di FDI, ma anche degli atei, dei laici e 'perfino' di chi professa un'altra religione'".
"Non so se voglia essere l'ennesima polemica fine a stessa - dichiara la capogruppo del Pd in Consiglio comunale Alessandra Gemelli - o sia solo mancanza di conoscenza delle innumerevoli iniziative organizzate dal Comune grazie al prezioso contributo di tante Associazioni. Sono almeno 15 i presepi presenti in diverse zone della città e tante le iniziative proposte per visitarli. Il Comune è la casa di tutti. Non mia né di altri, né tantomeno di uno schieramento politico piuttosto che di un altro ma di tutti i cittadini, credenti, non credenti, o appartenenti a religioni diverse. Noi siamo per l' inclusione e per il rispetto. Mi domando se chi propone simili iniziative peraltro senza averne fatto cenno prima ed ormai a ridosso del Natale, creda davvero al significato del 'presepe' ed al messaggio che vuole trasmettere?".
Sulla questione interviene anche Maurizio Scaramuzza, ex assessore della giunta Caprioglio e attualmente consigliere comunale della Lega. "Quando eravamo noi ad amministrare, il presepe veniva sempre allestito nell’atrio, davanti all’ufficio del sindaco - dichiara Scaramuzza - Per questo mi fanno sorridere le polemiche sollevate dai consiglieri di sinistra: non sarebbe nemmeno servita la richiesta di FdI, sarebbe bastato continuare a farlo dove è sempre stato fatto. Ma, si sa, c’è sempre qualcuno che preferisce alimentare polemiche invece di occuparsi delle cose concrete. Peraltro parlare di cultura significa parlare di tradizione e il presepe non è solo un simbolo del Santo Natale ma di tutta la nostra cultura".





