Sanità - 13 dicembre 2025, 08:58

Savona, alla Cardiologia del San Paolo cinque medici formati per gli interventi con l’ipnosi

Introdotto cinque anni fa dal dottor Luca Bacino, oggi questo metodo è diventato routine per alcuni tipi di operazioni

Savona, alla Cardiologia del San Paolo cinque medici formati per gli interventi con l’ipnosi

Il primo intervento di ablazione della fibrillazione atriale è stato compiuto nella sala di elettrofisiologia dell’Ospedale San Paolo di Savona dal dottor Luca Bacino nel gennaio di cinque anni fa. Oggi sono cinque i medici della Cardiologia del San Paolo, guidata da Pietro Bellone, a utilizzare l’ipnosi per questo tipo di interventi, insieme ad alcuni infermieri.

L’ablazione della fibrillazione atriale è un intervento all’avanguardia nel campo della cardiologia interventistica che consente di curare gli episodi di aritmia. Consiste nell’effettuare, attraverso il cateterismo cardiaco partendo dalle vene femorali, la deconnessione elettrica delle vene polmonari all’interno dell’atrio sinistro del cuore mediante l’utilizzo di energia a radiofrequenza, determinando una modificazione stabile delle caratteristiche elettriche del cuore.

Bacino ha introdotto a Savona l’utilizzo dell’ipnosi nella pratica clinica grazie alla collaborazione con il Centro di Aritmologia dell’ospedale Cardinal Massaia di Asti, diretto da Marco Scalione, e dopo aver frequentato la Scuola italiana di ipnosi CIICS (Centro italiano di ipnosi clinico-sperimentale) di Torino. Altri medici lo hanno poi seguito.

Con all'ipnosi durante l'intervento è possibile ridurre drasticamente l'utilizzo di farmaci e rendere la procedura più tollerata.

«Non tutti i pazienti possono essere sottoposti a ipnosi – spiega Pietro Bellone, direttore della struttura complessa di Cardiologia del San Paolo – ma lo è circa il 90 per cento. Usiamo l’ipnosi da oltre cinque anni: ha iniziato il dottor Bacino con l’ablazione della fibrillazione atriale e poi l’utilizzo è stato esteso ad altre tipologie di intervento. È un metodo ormai consolidato: se il paziente è particolarmente agitato e lo si vuole rendere più tranquillo, si ricorre all’ipnosi».

Vengono infatti trattati con l’ipnosi, ad esempio, anche altri interventi come coronarografie o la chiusura del forame ovale.


 

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