È di Alassio il vincitore di uno dei più elevati finanziamenti ottenuti in Italia per lo studio dello spettacolo dal vivo: Matteo Paoletti, Professore associato in discipline dello spettacolo presso l’Università di Bologna, si è aggiudicato 1,6 milioni di euro del Fondo Italiano per la Scienza (FIS), che finanzia, con oltre 350 milioni di euro, progetti di ricerca di elevato contenuto scientifico, condotti da ricercatori emergenti, da ricercatori in carriera e da ricercatori affermati, nell’ambito dei settori ERC (European Research Council).
Paoletti ha vinto il prestigioso finanziamento con il progetto Stage diplomacy. Reassessing Italy’s performing arts within the context of international relations, che si concentrerà sullo studio del rapporto tra le arti performative e la diplomazia culturale. Il progetto intende studiare come, dall’Unità d’Italia a oggi, la musica, il teatro e l’opera siano stati utilizzati come efficaci strumenti di soft power per veicolare il concetto di italianità nel mondo, plasmando un’idea di Italia spesso distante dalle narrazioni ufficiali.
Autore di oltre 60 pubblicazioni scientifiche internazionali, Paoletti dirige presso l’Università di Bologna il Master in Patrimonio culturale immateriale, fondato in sinergia con il Servizio UNESCO del Ministero della Cultura, e coordina il progetto di ricerca di interesse nazionale Performing arts, economics, and cultural policies. New interpretative paradigms between aesthetics and social sciences (PRIN 2022). Recentemente ha curato per AGIS il Rapporto 2025, presentato a Roma in presenza del Ministro della Cultura.
Expert Advisor della Commissione Europea e della Swiss National Science Foundation, Paoletti è Esperto esterno del Gruppo di Lavoro Legislazione e Finanziamenti, designato dal Comitato per la Salvaguardia dell'Arte del Canto Lirico Italiano. Dal 2022 è Esperto incaricato dalla Regione Emilia-Romagna in materia di spettacolo dal vivo (L.R. 13/1999). In precedenza, è stato Addetto culturale presso il Ministero degli Affari Esteri. Per la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO è stato il responsabile della Convenzione per la salvaguardia del Patrimonio culturale immateriale.





