Politica - 18 dicembre 2025, 16:20

Consiglio Provinciale, l’opposizione abbandona l’aula su bilancio e Documento Unico di Programmazione

Sulla riforma sanitaria l'accusa: "Nonostante la richiesta di blocco dell'iter, ha prevalso la vicinanza alla Giunta a scapito della tutela della salute dei cittadini". Olivieri: "Coinvolti Comuni, Anci e Cal. Rafforzato il ruolo dei sindaci"

"Una seduta densa di tensioni quella del Consiglio Provinciale odierno, che ci ha visto abbandonare l'aula al momento del voto sul Documento Unico di Programmazione (DUP) e sul Bilancio di previsione".

A dirlo il gruppo di minoranza "Uniti per la Provincia" con i consiglieri Rodolfo Mirri, Marco Lima, Marisa Ghersi e Massimo Niero che si sono opposti ai due principali temi.

Non è mancato anche un acceso botta e risposta tra i consiglieri Mirri e Diego Distilo.

Al centro del dibattito, l'affondo contro il voto favorevole espresso dal Presidente della Provincia Pierangelo Olivieri in sede di Consiglio delle Autonomie Locali (CAL) sulla riforma sanitaria regionale (DDL 85/2025).

"Abbiamo punzecchiato il Presidente sulle motivazioni di un voto che appare in netta contraddizione con le preoccupazioni espresse da numerosi Comuni savonesi, da Albenga a Carcare - proseguono dal gruppo di opposizione - La sua risposta non ci ha soddisfatto. La fretta, elemento strutturale del 'metodo Bucci', ha portato a tagliare totalmente il coinvolgimento dei territori, degli enti locali e delle parti sociali. Nonostante la nostra richiesta di impegnare il Consiglio a chiedere alla Regione il blocco dell'iter del DDL 85, nella maggioranza hanno prevalso le logiche politiche di vicinanza alla Giunta regionale a scapito della tutela della salute dei cittadini".

Sull’argomento è arrivata la replica del presidente Olivieri, che ha ricondotto la questione all’interno di un perimetro istituzionale ben definito. I rilievi dell’opposizione, ha spiegato, erano contenuti in un ordine del giorno che "esula dalle competenze proprie della Provincia", mentre la riforma sanitaria è stata affrontata attraverso un percorso formale affrontato sia in sede di Consiglio delle Autonomie Locali sia presso Anci Liguria, all’interno della quale operano commissioni e gruppi di lavoro dedicati. In questo contesto, ha sottolineato, si è sviluppato un confronto "intenso e sistematico" con la Regione Liguria, affiancato dai passaggi in seno al CAL, massimo organismo di rappresentanza degli enti locali previsto dalla Costituzione. Un lavoro che, secondo il presidente della Provincia, ha portato alla stesura di un maxi-emendamento di dieci pagine, posto alla base del parere favorevole ma condizionato espresso dal CAL, già concordato con la Regione e con il Dipartimento Sanità e Servizi Sociali. Un percorso che avrebbe coinvolto i Comuni attraverso comunicazioni costanti e strumenti di partecipazione formale.

Nel merito, Olivieri ha respinto l’idea di un accentramento decisionale, sostenendo che le modifiche introdotte rafforzano il ruolo dei Comuni e della Conferenza dei sindaci, riconosciuti come “titolari costituzionali della salute”. L’obiettivo, ha spiegato, è quello di garantire un coordinamento più efficace tra territorio e ospedale, tutelare la continuità dei servizi locali e promuovere standard omogenei di assistenza, con particolare attenzione alla sanità di prossimità, alle Case di Comunità e ai servizi per le persone più fragili.

Sul fronte dell'istruzione, è stato approvato un ordine del giorno a firma del gruppo di minoranza specifico sull'assistenza scolastica. "Lavoreremo fin dai primi giorni del 2026 per istituire un tavolo di coordinamento con gli istituti scolastici - spiegano i firmatari - L'obiettivo è trovare meccanismi che mettano le scuole in grado di fornire il servizio degli educatori per gli alunni con disabilità fin dal primo giorno di scuola, superando la precarietà causata dai ritardi dei fondi ministeriali".

"Con l'approvazione di questo atto, l'Ente si impegna attivamente a sollecitare la Regione Liguria affinché si faccia portavoce presso il Ministero dell'Istruzione, il Ministero per le Disabilità e la Conferenza Stato-Regioni. È infatti fondamentale pretendere lo stanziamento di fondi che siano finalmente commisurati al reale fabbisogno del territorio e che i trasferimenti avvengano con la puntualità necessaria a garantire l'avvio dell'anno scolastico senza ritardi. Parallelamente, chiediamo con forza alla Regione di intervenire direttamente integrando le somme ministeriali con risorse proprie: solo così potremo assicurare la piena continuità del servizio e il totale rispetto dei diritti fondamentali delle studentesse e degli studenti con disabilità" concludono dal gruppo" Uniti per la Provincia".

Sulla partecipazione della Provincia nella nuova Fondazione SPES l'opposizione ha specificato che "non deve essere un semplice atto formale. Come Provincia abbiamo il dovere di garantire che la Fondazione svolga il ruolo di collegamento intellettuale tra la proposta formativa del campus universitario e il tessuto produttivo provinciale".

Redazione

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A NOVEMBRE?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare 2024" su Spreaker.
SU