Il 25 dicembre è passato, le Feste no! Avete ancora fame? Nei giorni successivi sfruttate gli avanzi di pranzi e cenoni come ingredienti per nuove ricette sfiziose. Siamo o non siamo il popolo che ha appena ricevuto il riconoscimento Unesco per la propria cucina?
Allora allacciate i grembiuli, è il momento di riciclare, ma con intelligenza e gusto. E mica vogliamo buttare via tutte quelle leccornie! Con quasi due italiani su tre che ritengono molto importante ridurre lo spreco alimentare soprattutto durante le feste, scatta il rito degli avanzi, con l'84% delle famiglie che porterà in tavola quello che non è stato consumato tra la vigilia e il pranzo di Natale.
Ad affermarlo è un’indagine Coldiretti/Ixè che evidenzia come la sensibilità ambientale dei cittadini aumenti durante le festività, quando è maggiore il rischio di buttare nel bidone i cibi, solitamente cucinati in maniera più abbondante del solito per celebrare adeguatamente l’appuntamento con amici e parenti.
Visto che solo nel 9% delle case si è consumato tutto, l'obiettivo è evitare di gettare pietanze già preparate che, secondo una stima di Coldiretti, valgono circa mezzo miliardo di euro. Recuperare il cibo, sottolinea la Coldiretti, conviene anche all’economia e all’ambiente, riducendo i rifiuti.
Lo spreco alimentare resta, infatti, un problema importante. Secondo l’analisi Coldiretti su dati Waste Watcher International ogni italiano butta 556 grammi di cibo alla settimana, con prevalenza di frutta e verdura.
Infatti, nella top-5 dei prodotti più sprecati figurano al primo posto la frutta fresca (23 grammi a testa sprecati alla settimana), al secondo la verdura (22), al terzo il pane fresco (20), davanti a insalate (18) e cipolle/aglio/tuberi (17).
Tra tutorial e blog su come riutilizzare gli avanzi, Coldiretti fornisce alcuni consigli dei cuochi contadini di Campagna Amica.
La pasta o i tortellini avanzati possono diventare la base per un pasticcio ancora più ricco. Metteteli in una pirofila, aggiungete qualche cubetto di formaggio che avete nel tagliere (provola, taleggio, fontina) e un po' di besciamella o panna da cucina. Una spolverata di pangrattato in superficie e 15 minuti di grill in forno creeranno un piatto irresistibile.
Il lesso o l’arrosto possono essere riutilizzati per un ragù veloce o per farcire panini gourmet.
Il pesce cotto trova nuova vita in polpette o insalate tiepide con verdure.
Il purè avanzato si trasforma in crocchette o in un tortino al forno con formaggio gratinato.
Con il pane raffermo si fanno golose bruschette, canederli o pudding dolci.
Anche i formaggi misti diventano ingredienti ideali per torte salate.
Pandoro, panettone e biscotti secchi, invece, possono essere la base di dolci al cucchiaio o tiramisù alternativi.
«Queste ricette non solo rappresentano un’ottima soluzione per evitare di sprecare i prodotti alimentari - sostiene Coldiretti - ma contribuiscono anche a preservare le tradizioni culinarie del passato, riscoprendo usanze molto diffuse che hanno dato vita a piatti simbolo della cultura enogastronomica del territorio».
Infine, la sostenibilità può diventare un gioco educativo. Unire le generazioni intorno a un tavolo, preparando insieme ai più piccoli piatti buoni per il palato e per il pianeta, è forse il messaggio più autentico che le feste possano trasmettere.





