Attualità - 29 dicembre 2025, 12:22

Borgio Verezzi, l’assessore Locatelli compie 90 anni: "La politica una passione, qui per fare qualcosa per il paese"

Festa con familiari e amici, ma sguardo rivolto agli impegni dell’amministrazione. Uno su tutti il sottopasso in viale Colombo: “Il sogno che ho sempre avuto”

Se non è l’assessore più “esperto” d’Italia, con i suoi 90 anni compiuti ieri, 28 dicembre, poco ci manca.

Renzo Locatelli, classe 1935, è un vero e proprio riferimento per il Comune di Borgio Verezzi. Ieri ha scelto di festeggiare il suo compleanno all’Antica Osteria Saracena del Bergallo, circondato dai familiari e dagli amici, proprio nella sua Verezzi, la terra natia alla quale non ha mai smesso di sentirsi legato.

Una festa fortemente voluta da Locatelli, non tanto per sé quanto per ricreare quel senso di comunità che oggi rischia di perdersi. Un valore che appartiene a un tempo passato e che, complice la scomparsa degli storici residenti dei piccoli borghi, a Verezzi – come in tante realtà simili – non è più scontato ritrovare.

La sua è una storia lunga, segnata da esperienze professionali in giro per il mondo maturate da uomo Fiat – quando questa rappresentava ancora un patrimonio interamente italiano –  e da una passione mai sopita per la politica. Venticinque anni di amministrazione comunale, compresi i primi cinque vissuti appena ventenne, sempre al servizio di Borgio Verezzi.

Nel 2021 l’ingresso in maggioranza come assessore esterno, fortemente voluto dal sindaco Renato Dacquino. Una fiducia ricambiata con risultati concreti: dal contributo – definito dallo stesso Locatelli “inaspettato” – per la sistemazione della cava di Verezzi, al miglioramento di via Nazario Sauro, la strada che collega Borgio a uno dei borghi più belli d’Italia, fino al finanziamento per i lavori del sottopasso in viale Colombo, pronti a partire nel 2026. “È il sogno che ho sempre avuto – ha confessato Locatelli a proposito di quest’opera – un’idea di cui ero molto geloso e che dai banchi dell’opposizione non ho mai voluto esporre”.

Il sindaco Dacquino, che ironizzando ha confessato una vera e propria liaison con Locatelli, ne ha sottolineato il valore prima come avversario all’opposizione, sempre preparatissimo, e oggi come uomo dell’amministrazione. Un riconoscimento, ha ribadito il primo cittadino, che va alla capacità di Locatelli di custodire la memoria del paese, prendersi cura del presente e, allo stesso tempo, saper guardare avanti.

Uno sguardo rivolto al futuro che non ignora le difficoltà, a partire dal rapporto sempre più fragile tra giovani e politica: “Oggi non ci sentono, la mia è stata ed è una vera e propria passione che ho sempre continuato a coltivare. Vent’anni fa svolgevo ancora delle consulenze di lavoro, da pensionato, anche all’estero. E proprio per questa mia grande passione ho deciso di fermarmi qui perché volevo fare qualcosa per questo paese”.

Al riposo, però, non è ancora tempo di pensare. L’agenda di Locatelli è fitta di obiettivi: “Abbiamo davanti ancora 500 giorni di amministrazione nei quali è anche arrivato il momento di raccogliere: nei nostri cinque anni realizzeremo opere per circa 14 milioni di euro e al momento ne abbiamo portate a termine per 6 milioni. Nei prossimi 17 mesi dobbiamo completare il nostro programma”.

Intanto si festeggia. Una fetta di torta, un brindisi, poi di nuovo al lavoro. Se serve, anche a bordo di un elicottero, come durante il controllo dall’alto dei lavori alla cava di Verezzi. Anche questo è Renzo Locatelli.

Roberto Vassallo

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