/ 

In Breve

| 29 febbraio 2012, 15:31

L’antifascismo di oggi: diritti, confronto, bene comune

"Don Gallo non risponderà alle accuse del Segretario PD Di Tullio, per chi lo conosce sa che è troppo occupato a curarsi quotidianamente degli altri. Non siamo sicuri che Di Tullio possa dire altrettanto"

L’antifascismo di oggi: diritti, confronto, bene comune

"Don Gallo non risponderà alle accuse del Segretario PD Di Tullio, per chi lo conosce sa che è troppo occupato a curarsi quotidianamente degli altri. Non siamo sicuri che Di Tullio possa dire altrettanto.

E non risponderanno a Di Tullio anche Dario Fo, Margherita Hack, don Ciotti, Luca Mercalli, Moni Ovadia e decine di altri intellettuali, politici, scienziati, medici e oncologi di fama internazionale che si sono opposti all’ampliamento della centrale a carbone di Vado per i sicuri e certificabili danni devastanti previsti con i nuovi gruppi a carbone.

Sono troppo occupati a seguire il ‘vento’ del mondo avanzato, che ovunque sta progettando un futuro senza carbone anche per la sua diseconomicità (per ogni dollaro di energia guadagnato dalla multinazionale, due dollari di danni per costi sociali e sanitari per la comunità esposta).

D’altronde, da parte sua, anche Di Tullio non ha mai voluto rispondere in merito agli innumerevoli studi medici e scientifici sui danni della combustione del carbone, studi che confutano categoricamente la falsità per la quale con i nuovi gruppi si riduce l’inquinamento a Savona del 60%.

Una grande mistificazione, dato che le polveri ultrafini, estremamente letali per gli esseri umani, non vengono trattenute da nessun tipo di filtro anche di nuova generazione.

Perché il segretario PD Di Tullio non ha mai commentato i dati sulle migliaia di morti premature in più presenti nella Provincia savonese? Perché non ha mai accettato un confronto pubblico sul tema? Perché invece, in occasione di una importante ricorrenza come gli scioperi antifascisti del 1 marzo ’44, usa pretestuosamente la comprensibile sofferenza dei tanti disoccupati e operai a rischio in questo momento di crisi per traghettarli nelle braccia degli interessi di un grande gruppo industriale ‘amico’ che, secondo i principali esperti, non porterà benefici (solo qualche decina di posti di lavoro tra diversi anni), mentre sicuramente devasterà la nostra provincia per i prossimi 50 anni (come già avvenuto per le aree di Brindisi, Porto Tolle, Civitavecchia, dove invece la FIOM CGIL, consapevole dei danni evidenti del carbone, ha manifestato contro la centrale)?.

Non basta adoperarsi nello sbandierare i valori dell’antifascismo ‘di ieri’, ma bisogna attualizzarli nella ben più delicata battaglia dell’antifascismo ‘di oggi’, fatto di contrasto efficace ai potentati economici, di antimafia sul territorio, di difesa dei diritti costituzionalmente garantiti alla salute e all’autodeterminazione, di confronto sui temi di pubblica utilità e di rispetto democratico della volontà delle Istituzioni comunali.

A Savona un ampio gruppo di cittadini, Associazioni, Partiti, in sintonia con le posizioni espresse anche dalla Curia e dall’Ordine dei Medici, ha deciso di impegnarsi direttamente, di approfondire, di organizzarsi e  lottare per il diritto alla salute, e questo, in modo disinteressato (quanti tra i sostenitori del carbone possono dire altrettanto?) e con uno spirito civile che in Don Andrea Gallo ha ricordato i partigiani.

Così ci ha scritto in questi giorni don Gallo sul carbone: "il partigiano sceglie sempre da che parte stare. Per una civiltà umana e contro una barbarie senza confini".

“La salute non è un bene negoziabile” si diceva anni fa in Italia quando si facevano le battaglie contro l’amianto, dove la CGIL, pur a conoscenza della sua pericolosità, inizialmente lo sosteneva perché ‘portava lavoro’.

“La salute non è un bene negoziabile” si dice adesso nel mondo occidentale contro il carbone. Lo dicono anche gli Ecologisti democratici del PD nazionale.

Mentre qui da noi (in 'leggera' controtendenza…) si chiede un ampliamento di una centrale situata in centro città, nonostante la contrarietà dei 18 comuni interessati.

Evidentemente per Di Tullio gli interessi di De Benedetti sono più importanti di quelli dei cittadini savonesi."

Stefano Milano

TI RICORDI COSA È SUCCESSO L’ANNO SCORSO A MARZO?
Ascolta il podcast con le notizie da non dimenticare

Ascolta "Un anno di notizie da non dimenticare" su Spreaker.

WhatsApp Segui il canale di SavonaNews.it su WhatsApp ISCRIVITI

Ti potrebbero interessare anche:

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium