"Con la cadidatura di Pierluigi Vinai a candidato Sindaco per il Pdl genovese si conclude la telenovela ridicola che da giorni alimenta questa scelta. Credo che fosse evidente che non c'era alcun dubbio su come sarebbe finita. Scajola a Roma ha incontrato Berlusconi con lo scopo unico non di sciogliere il nodo candidato, ma di far si che venisse imposto il suo referente su Genova."
Luciano Silighini Garagnani presidente dei Promotori della libertà della Lombardia ma ligure d'origine ed ex dirigente di Forza Italia a Genova fin dal 1994, commenta così la scelta dei vertici genovesi di appoggiare Pierluigi Vinai, dopo che lo stesso Silighini da più di un anno anche attraverso una pagina Facebook con oltre 15.000 iscritti chiedeva le primarie di coalizione per la scelta del candidato e negli ultimi giorni, dopo il rifiuto di varie personalità, dava la propria disponibilità a correre per Palazzo Tursi: "Vinai è senza dubbio un buon cristiano, ma non è la risposta che l'elettorato del Pdl si aspettava.
Al congresso genovese sembrava dileniarsi una linea abbastanza autonoma da ciò che succede ad Imperia, ma alla prima opportunità per il neo cordinatore Barci di mostrare le caratteristiche della propria guida arriva la candidatura a Sindaco di chi Scajola fin dall'inizio voleva.
Vinai a mio parere sembra un candidato imposto per perdere. Il vero candidato di Scajola è Enrico Musso infatti l'obiettivo che io vedo in questa mossa è unicamente quello di ricomporre una vecchia corrente democristiana qualora ci fosse il ballottaggio, dove il suo cavallo di razza Musso si scontrerebbe con Doria appoggiato dal Pdl e dal Terzo Polo."
Silighini continua un attacco totale sulle ultime mosse del Pdl genovese "Il ritorno a destra di Pasquale Ottonello che a due mesi dalla scadenza naturale del mandato si dimette da Assessore della giunta PD di Marta Vincenzi non ricandidata e passa a tutta velocità nella squadra di Pierluigi Vinai è la ciliegina sulla torta che spero faccia imbufalire gl elettori.
Ringrazio il cielo di non far più politica a Genova ma a Milano altrimenti mi sarei dimesso oggi stesso dal Partito ma di sicuro se al congresso nazionale prevarranno queste tesi viste a Genova mi dimetterò immediatamente. Ora posso assicurare che non ho intenzione di rinnovare la tessera. Se il Pdl è questo è meglio che si avvii al più presto uno stato maggiore dei moderati Italiani perchè ciò che doveva essere la casa del centrodestra sta diventando una casettina piccola piccola, un casino..."
Silighini chiude l'intervento con una dichiarazione di voto che farà discutere: "Allo stato attuale coerentemente con lo schieramento che ha vinto le ultime elezioni politiche l'unico candidato Sindaco da sempre vicino agli ideali di rinnovamento politico che il centrodestra ha alla base dei suoi valori fondanti, è solo Edoardo Rixi della Lega Nord e a lui va sicuramente il mio appoggio sperando che al ballottaggio Genova riesca ad andare e che a sfidare Doria sia un vero liberale dalle idee moderne, riformiste, non stataliste e questa persona è solo Rixi".
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