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| 20 agosto 2017, 09:47

Ricette: Leccalecca ai mirtilli cuneesi

“La domenica con Fata Zucchina” è la rubrica settimanale che sino a dicembre animerà questo spazio, con quaranta pillole tratte dal bilibro di Renata Cantamessa “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, in un viaggio tra ricette di cibo, salute e felicità… ma non solo.

Ricette: Leccalecca ai mirtilli cuneesi

Oggi è la volta oggi di una ricetta salutare e “divertentissima” a base di mirtilli, capace di rendere protagonisti i bambini due volte: da consumatori… ma anche da “preparatori”, lasciando loro la libertà di creare il loro fruit-snack nella forma più fantasiosa e originale. Ecco i lecca lecca ai mirtilli cuneesi secondo SuperCheffo (alias Alessandro Pavesio). Insomma, una merenda dal sorriso facile:

 

 

(TRATTO DAL LIBRO, “Ricette Favolate di Fata Zucchina
Ricetta di Cucina – Lecca lecca ai mirtilli cuneesi”)

Ingredienti per 4 persone

1 confezione di pasta sfoglia rettangolare
1 uovo
1 cucchiaio di latte
8 cucchiai di mirtilli freschi frullati
4 stecchi di legno per gelato

Preparazione

Portare il forno a 180°. Stendere un foglio di carta da forno in una teglia, prendere la sfoglia e ricavare 4 rettangoli, quindi disporli nella stessa. Posizionare lo stecco di legno sulla pasta sfoglia lasciando libera una parte del manico da impugnare. Aggiungere all’interno due cucchiai di mirtilli freschi frullati, ripiegare su se stessa la pasta sfoglia e - con i rebbi di una forchetta - chiudere i bordi sigillandoli. Spennellare la pasta sfoglia con l’uovo. Mettere in forno a 180° per 12 minuti.

 

Il Bugiardino di Fata Zucchina (a cura del servizio Igiene Alimenti e Nutrizione dell’ASL di Asti)

Il lecca lecca ai mirtilli (gruppo colore blu/viola) rappresenta una merenda completa, che unisce gli zuccheri all’energia della pasta sfoglia e alle caratteristiche antiossidanti e rimineralizzanti dei mirtilli, fonte di fibre, vitamina C e K e ricchi di potassio, calcio e fosforo. Ottimo snack per i bambini che fanno attività fisica.

Di ritorno nel prossimo episodio della rubrica le Ricette di Felicità dei bambini ricoverati nel reparto di Oncoematologia Pediatrica dell’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino e ospiti della Casa degli Elfi Onlus di Govone. Semplicità, genuinità, voglia di sognare e gioire: questi e molti altri i pensieri mozzafiato che si liberano dalle loro testimonianze: sarà un grande piacere, domenica, tornare ad assaporarli con il cuore.

 

Per leggere lo scorso episodio della rubrica, clicca qui:

TargatoCN: bit.ly/2v1jAzC

Torino Oggi: bit.ly/2i5rg2h

Savonanews: bit.ly/2v1uVzH

Sanremonews: bit.ly/2v1t79x

 

 

Dove si può acquistare il Bilibro?

Per scoprire tutti i contenuti del bilibro di Renata Cantamessa (alias Fata Zucchina) “Il Mistero del Grandalbero – Ricette Favolate di Fata Zucchina”, si può acquistare su Arabafenicelibri.it (http://bit.ly/2nAOXAp), presso tutti i negozi Coop o ordinandolo alla propria libreria di fiducia.

 

Quanto costa? A chi sono destinati i proventi della vendita?

Il prezzo è di 10€. I proventi raccolti dalla vendita (2€ a libro) saranno donati in Piemonte a favore del progetto F.A.T.A. di Fuoriterapia Assistita con Animazione dell’Ospedale Infantile “Regina Margherita”, in collaborazione con l’Associazione Onlus “La Collina degli Elfi” di Govone d’Alba. Il ricavato di Liguria e Lombardia sarà rispettivamente devoluto all’Ospedale “Gaslini” di Genova e alla Fondazione “De Marchi Onlus” di Milano.

 

Scorri al fondo della pagina per consultare la scheda di presentazione del libro.

 

Contatti

E-mail: renata@fatazucchina.eu

Sito web: www.fatazucchina.net

Pagina Facebook: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

Instagram: @fatacantamessa

Twitter: @RCantamessa

Youtube: Renata Cantamessa – Fata Zucchina

 

Chi è Renata Cantamessa?

Giornalista di carta stampata e web, autrice e conduttrice radio-televisiva, doppiatrice

di cartoon, ghostwriter e project-manager, cresce professionalmente nel settore della

cooperazione. Opera in modo trasversale su comunicazione e multimedia-marketing, con specifica attenzione attorno ai temi strategici dell’agroalimentare, della territorialità, del benessere e della sostenibilità. Oltre al mondo della cooperazione e dell’agricoltura (ortofrutta in primis), collabora attivamente con la GDO-Grande Distribuzione Organizzata italiana, la Sanità Pubblica (Asl territoriali), l’Università degli Studi di Torino, gli Istituti di Istruzione Superiore a indirizzo agrario-alberghiero e con l’USR-Ufficio Scolastico Regionale del Piemonte, con un coinvolgimento sulla progettazione dell’attività formativa di alternanza scuola-lavoro. Dal 2013 veste la “nuova identità” di Fata Zucchina, da lei creata e impersonata come icona moderna del Food&Wealth (Health + Welfare) per divulgare nuovi modelli di integrazione e consumo nella relazione tra persone e territorio.

 

Chi è Fata Zucchina?

E’ la prima “fata agricola” italiana, proposta come modello smart di avanguardia al femminile, per ricordare che le donne possono essere un importante veicolo di innovazione in agricoltura. Un omaggio diretto a quell’oltre 70% di lavoro agricolo che - nel mondo - è realizzato da generazioni di donne rurali. Ma non solo: la “bacchetta magica” di Fata Zucchina – ovvero la sua divulgazione attraverso progetti che diventano rubriche, come “Il Bugiardino di Fata Zucchina”- si rivolge per antonomasia al settore primario, come snodo centrale di una “nuova economia”. C’è dunque l’Agricoltura con l’iniziale maiuscola al centro del cuore di questa fata rurale, cioè quel Made in Italy fatto di terra variegata, mani laboriose e grandi intelligenze, che ha bisogno di tornare a simpatizzare con le famiglie e di giocare con i bambini, accendendo la loro voglia di fare, di immedesimarsi e costruire; educandoli a trattare i frutti della terra come nuovi “amici” e a seminare una felicità fatta di beni relazionali, tradizione e innovazione.

 

Fotografia di Claudio Massarente

Renata Cantamessa

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