In ospedale non vengono rispettati gli orari di apertura al pubblico. E' questa la denuncia di una lettrice che ieri pomeriggio si è recata al Cup dell'ospedale di Albenga per registrare una prenotazione ad una visita ospedaliera, sentendosi dire che non l'avrebbero ricevuta perchè avevano già levato i biglietti che regolamentano le persone in coda.
“L'ufficio di prenotazione è aperto tutte le mattine, dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 12 ma viene prolungato fino alle 16, tre volte alla settimana, ovvero il martedì il mercoledì ed il giovedì, ma se ti presenti un quarto d'ora prima dell'orario di chiusura non ti fanno più passare” – queste le parole sconcertanti della cittadina.
Proprio come quando si va a comprare il pane, la donna si è recata dal distributore dei biglietti per ritirare il tagliando che le avrebbe indicato il suo turno, ma quando si è avvicinata alla macchinetta, accorgendosi che i numeri a disposizione erano finiti, si è messa in coda ed ha chiesto alle 2 persone che aveva davanti chi fosse l'ultima. Quando si è trovata allo sportello (secondo la donna mancavano 5 minuti alle 16), una dipendente le ha detto che non l'avrebbe fatta passare perché aveva già levato i biglietti da un quarto d'ora. Ed è proprio questo il fattore che ha spinto la donna a recarsi da noi per raccontare quanto le era accaduto.
“Fortunatamente, non ho occasione di recarmi in ospedale tutti i giorni, ma quello che proprio non concepisco è il fatto che in un ufficio aperto al pubblico, che di fatto ha un orario di apertura ed uno di chiusura ben definiti, il personale possa prendersi la briga di levare i numeri a disposizione dell'utenza un quarto d'ora prima della chiusura indicata. Capisco che ogni giorno i dipendenti debbano fare operazioni interne, ma secondo me, però, quelle devono avvenire ad di fuori dall'orario di apertura al pubblico e qualora una persona si dovesse recare al Cup 5 minuti prima della chiusura per una prenotazione dovrebbe essere fatta passare, soprattutto se non ci sono altre persone in coda che possano in qualche modo prolungare l'orario di lavoro dei dipendenti”.
Effettivamente, controllando gli orari di apertura del Cup Albenganese sul sito internet dell'Asl2 Savonese, le indicazioni forniteci dalla donna corrispondono al vero e apparentemente non compare nessuna circolare che indichi la possibilità che i biglietti vengano tolti al pubblico un quarto d'ora prima della chiusura. Ma secondo Osvaldo Mazzoleni, responsabile di tutti i Cup dell'azienda sanitaria savonese, in tutti i Cup della Provincia (da Andora a Celle) esiste un cartello sul quale vengono illustrate le modalità del servizio, tra cui una disposizione generale dell'azienda, che permette al personale addetto di limitare l'erogazione dei biglietti mezz'ora prima dell'orario di chiusura dell'ufficio, qualora all'interno del Cup siano presenti numerose persone in attesa. Pertanto, per far sì che venga rispettato l'orario di apertura al pubblico, negli uffici Cup degli ospedali savonesi i numeri a disposizione dell'utenza possono essere levati dal dispenser con mezz'ora di anticipo rispetto all'orario di chiusura. “Sono situazioni che dispiacciono – dichiara Mazzoleni – ma questo provvedimento è stato reso necessario per permettere ai dipendenti di effettuare le operazioni di cassa entro l'orario di lavoro. Per ogni prenotazione, il sistema chiede numerose informazioni e quindi prima di terminare tale operazione possono trascorrere anche 5 minuti. Tempi che si allungano notevolmente qualora siano in corso aggiornamenti alla rete. Se si permettesse all'utenza di effettuare operazioni pochi minuti prima della chiusura, si andrebbe oltre all'orario di apertura al pubblico. Capisco che non tutti si recano in ospedale pochi minuti prima della chiusura ma se non avessimo adottato questo provvedimento, le operazioni di cassa non avverrebbero nei tempi stabiliti dall'azienda. È probabile che quando la signora si sia recata in ospedale avesse diverse persone davanti, e che quando sia arrivata allo sportello, la dipendente le abbia detto che non l'avrebbe fatta passare perché ormai erano iniziate tali operazioni. In genere il personale è attento all'utenza, soprattutto in periferia, dove le persone si conoscono tutte. Credo che tale comportamento da parte della dipendente sia stato determinato esclusivamente dall'eccessiva affluenza di pubblico a pochi minuti dalla chiusura dell'ufficio”.
Per evitare episodi analoghi e soprattutto evitare inutili code, si ricorda ai nostri lettori che sul territorio comunale esistono farmacie che hanno aderito al servizio di prenotazione per visite od esami specifici ospedalieri ed è quindi possibile effettuare tali operazioni dal farmacista di fiducia senza recarsi in ospedale.
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