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Politica | 29 ottobre 2010, 13:05

Albissola: Silvestro e Chiarbonello chiedono la pratica del "Casone Faraggiana"

I consiglieri comunali del gruppo Nuova Rotta, hanno scritto al Sindaco per chiedere con urgenza l'accesso a tutta la documentazione riguardante la pratica edilizia in argomento, al fine di avere una corretta e completa conoscenza dell'istruttoria in corso propedeutica alla eventuale approvazione da parte del Comune

Albissola: Silvestro e Chiarbonello chiedono la pratica del "Casone Faraggiana"

Venuti a conoscenza che a marzo del 2010 è stato presentato da una società Srl con sede a Cairo Montenotte una istanza di Permesso di Costruire ad oggetto un Intervento Edilizio che prevederebbe il recupero e cambio di destinazione a soli fini residenziali del fabbricato storico denominato “ Casone Faraggiana” .
L'Ipotesi Progettuale presentata prevederebbe alcune modifiche interne ed anche ai prospetti esterni della monumentale facciata, per la trasformazione dell'immobile da centro vacanza a residenza con la realizzazione di 28 unità immobiliari.
Premesso che il “Casone” rientra tra i beni tutelati dal Codice dei Beni Culturali e Paesaggistici e che il Lotto dei Terreni circostanti l'Immobile denominato “Casone Faraggiana” è stato dichiarato già dal 2008 dal Ministero dei beni Culturali tramite la Direzione Regionale Liguria, un bene di Interesse Storico Artistico Particolarmente Importante .
I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo Nuova Rotta, hanno scritto al Sindaco per chiedere con urgenza l'accesso a tutta la documentazione riguardante la pratica edilizia in argomento, al fine di avere una corretta e completa conoscenza dell'istruttoria in corso propedeutica alla eventuale approvazione da parte del Comune.
Bisogna considerare la delicata ubicazione del cosidetto “Casone” che è all'interno del compendio di Villa Faraggiana, importante testimonianza storica e architettonica di residenza signorile settecentesca presente nel ns territorio, vero e proprio polmone verde da salvaguardare contro ogni rischio anche solo eventuale di speculazione edilizia e già nell'ottobre del 2006 il nostro capogruppo Silvestro sollevando il caso di eventuali rischi speculativi ( vedere allegati con articoli di stampa locale ) era riuscito ad ottenere una delibera di intenti votata all'unanimità dall'allora consiglio comunale per blindare l'ex convento centro -vacanza dalla speculazione edilizia a favore invece di interventi di valorizzazione del complesso maggiormente rispettosi del
contesto storico e paesaggistico in argomento e verso destinazioni turistico-ricettive-culturali di qualità o polo scolastico .
Siamo preoccupati che il rigurgito di nuove operazioni di espansione residenziale possano snaturare e compromettere un'area così ben definita e caratterizzante del nostro paesaggio e pertanto sollecitiamo il Sindaco ed il Vice Sindaco con delega all'urbanistica a procedere con prudenza e a vigilare affinchè non si approvino eventuali interventi urbanistico-edilizi incongruenti con le prescrizioni del vigente Piano Regolatore e che possano rischiare di andare a stravolgere la destinazione urbanistica attualmente vigente e a compromettere l'architettura e la facciata monumentale originaria del “Casone”.
Ricordiamo a chi dovrebbe tutelare il nostro territorio che il vigente Piano Regolatore (PUC) prevede che gli eventuali interventi all'interno dei palazzi storici del complesso Faraggiana di cui fa parte il “Casone”, devono rientrare all'interno degli obiettivi pianificatori, i quali prescrivono come destinazioni e funzioni ivi ammesse quelle alberghiere e/o turistico-ricettive, servizi alle
persone, servizi scolastico-didattici e/o culturali e solo in parte residenziale ma limitato a soli 1500 mq, mentre invece il volume dell'ex Istituto Palazzolo è di circa 4000 mq.
Ci risulterebbe inoltre, che la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria, con nota inviata al Comune il 05 dicembre 2009 prot. n. 20043, avrebbe dichiarata non conforme, a precedenti prescrizioni vincolanti
trasmesse già nel 2007, la richiesta di autorizzazione al cambio di destinazione da centro vacanza a residenziale.

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