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Attualità | 19 luglio 2012, 17:51

Cengio, sintesi del workshop di progettazione partecipata dell'assemblea di bacino del Bormida

Cengio, sintesi del workshop di progettazione partecipata dell'assemblea di bacino del Bormida

Le riflessioni emerse nell’ambito dei tavoli di lavoro presentano alcuni tratti comuni di visione territoriale, i quali, in prospettiva costituiscono l’idea forza che può orientare le decisioni per il futuro della Valle Bormida. La visione comune che emerge da una lettura complessiva da parte della Segreteria Tecnica degli esiti del lavoro dei tavoli può essere espressa come segue:

Le Bormide come elemento identitario di connessione territoriale, tra luoghi e comunità, con un fondovalle ad elevata qualità paesaggistica, urbanistica, ambientale e versanti integri nel loro patrimonio geologico, boschivo e storico-patrimoniale, dove i corridoi fluviali e tutti i loro tributari presentino un equilibrio ecologico soddisfacente. Una immagine qualificata della Valle Bormida a livello nazionale e internazionale, come esempio virtuoso di comunità che ha saputo riscattarsi dal proprio passato e rigenerare il proprio futuro. Un territorio integro, sano e sicuro, in cui uomo e natura convivono non drammaticamente, offrendo prodotti di eccellenza e occasioni autentiche di accoglienza e ospitalità.

Un territorio salubre, luogo desiderabile dove risiedere e socializzare, attrattivo nei confronti tanto delle nuove generazioni quanto degli adulti, capace di offrire opportunità occupazionali stimolanti e gratificanti.

Una rete di luoghi, eventi, vicende e memorie che sia testimonianza vera dell’anatomia della valle, fruibile e vivibile come occasione di socializzazione e di ricreazione tanto per i residenti quanto per i visitatori.

Una comunità di valle consapevole e responsabile, fiera delle proprie tradizioni e attaccata al proprio territorio, in movimento continuo grazie ad una rete di mobilità e trasporti locali multimodale, che lavora all’unisono per attuare un percorso comune sulla base di conoscenze condivise e progettualità integrate.

Un sistema socio-economico e amministrativo coeso, integrato e capace di rendere autosufficienti le comunità locali all’interno di un sistema di scambi con la costa, la pianura, le valli limitrofe e l’intero mercato nazionale e internazionale, rinunciando alle grandi opere impiantistiche e infrastrutturali ma altresì favorendo l’integrazione, l’ottimizzazione e la messa in rete delle numerose buone pratiche locali. Un modello di sviluppo sostenibile in cui le risorse locali – umane, ambientali, paesaggistiche e culturali, vengono recuperate e messe in rete, attraverso progetti e attività che possano determinare ritorni economici diretti e che al tempo stesso sappiano qualificare l’area come un territorio con forti connotazioni di sostenibilità e di attenzione all’identità culturale.

Un ambito idrografico unitario, senza il peso dei confini amministrativi, ma con la valorizzazione di ogni rappresentanza democratica e di ogni peculiarità locale, dotato di un sistema di regole snello e semplice, che consenta l’incubazione e la maturazione di idee imprenditoriali competitive alla scala locale e sovra locale.

In sintesi, i tratti salienti dell’idea forza che traccia la direttrice complessiva dello sviluppo della Valle Bormida può essere riassunta nelle seguenti parole chiave:

  1. immagine rigenerata

  2. identità locale

  3. equilibrio e qualità ambientale

  4. qualità territoriale

  5. ospitalità autentica

  6. eccellenze tipiche

  7. benessere diffuso

  8. memoria storica

  9. progettazione condivisa

  1. IDENTIFICAZIONE DEGLI OBIETTIVI SPECIFICI

L’analisi complessiva dei contributi raccolti consente di delineare un preliminare paniere degli obiettivi specifici del Contratto di Fiume, il quale, integrato nel vigente quadro programmatico, andrà a costituire l’ambito di lavoro per la successiva fase di definizione delle proposte.

Si individuano due obiettivi generali, l’uno legato al miglioramento ambientale, paesaggistico e della sicurezza territoriale, l’altro legato alla rigenerazione economico-produttiva del territorio.

E’ importante qui sottolineare che questi due obiettivi generali devono essere perseguiti in modo coerente e coordinato, con l’intento di promuovere un modello di sviluppo integrato e sostenibile.

OBIETTIVO GENERALE: miglioramento ambientale, paesaggistico e della sicurezza territoriale

OBIETTIVI SPECIFICI:

    1. tutela e valorizzazione delle peculiarità paesaggistiche

    2. miglioramento ambientale del corso d’acqua

    3. tutela ambientale del territorio

    4. minimizzazione del rischio idraulico e idrogeologico

OBIETTIVO GENERALE: rigenerazione economico-produttiva

3.1 OBIETTIVI SPECIFICI:

    1. miglioramento e potenziamento della dotazione infrastrutturale, sia di trasporto che telematica

    2. valorizzazione delle produzioni e delle filiere locali di eccellenza

    3. valorizzazione energetica delle risorse naturali

    4. valorizzazione del potenziale turistico

Gli obiettivi enunciati disegnano il quadro strategico e lo spazio decisionale del Contratto di Fiume e la loro considerazione integrata sarà di riferimento per la definizione del piano di azione e per la relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS).

  1. PROPOSTA DI LAVORO IN TAVOLI TEMATICI

Sulla base dei risultati emersi, la Segreteria Tecnica del Contratto di Fiume propone di organizzare la fase progettuale del Contratto di Fiume andando ad approfondire ogni obiettivo specifico individuato nell’ambito di specifici tavoli tematici, da organizzare sia su base locale (ambiti omogenei) che su base territoriale (intero sistema delle Bormide) secondo modalità che verranno comunicate a partire da settembre 2012. Ogni tavolo sarà occasione per affrontare alcune linee di azione già emerse dai lavori finora svolti; la lista proposta, che si riporta di seguito in relazione a ciascun obiettivo/tavolo, non deve intendersi come definitiva bensì come traccia aperta a suggerimenti e integrazioni da parte degli attori locali.

Tutela e valorizzazione delle peculiarità paesaggistiche

  • favorire fruizione rivierasca e navigabilità dolce

  • recuperare e attrezzare rete sentieristica

  • recuperare i terrazzamenti

  • tutelare gli edifici tradizionali

  • recuperare i luoghi di socializzazione

Miglioramento ambientale del corso d’acqua

  • migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema depurativo

  • organizzare gestione integrata delle risorse idriche

  • riavvicinare le persone al fiume

  • controllare sistematicamente i prelievi idrici

  • migliorare l’informazione ambientale

Tutela ambientale del territorio

  • migliorare la gestione dei rifiuti

  • favorire una gestione forestale sostenibile

  • risolvere situazioni di degrado ambientale (in part. cave e discariche)

  • promuovere EMAS

Minimizzazione del rischio idraulico e idrogeologico

  • organizzare una gestione sostenibile dei sedimenti

  • manutenere opere idrauliche, sponde e alvei ove necessario

  • valorizzare il sistema della protezione civile

  • minimizzare l’artificializzazione del corso d’acqua

  • restituire al fiume i relativi spazi di pertinenza

Miglioramento dell’accessibilità territoriale

  • migliorare i servizi della rete di TPL

  • adeguare viabilità locale

  • migliorare collegamenti con la costa

  • realizzare reti telematiche (banda larga, wi-fi)

  • rilanciare rete ferroviaria minore

Valorizzazione delle produzioni e delle filiere locali di eccellenza

  • valorizzare e promuovere agricoltura biologica

  • valorizzare e promuovere l’economia verde

  • valorizzare e promuovere i prodotti tipici locali

  • valorizzare e promuovere i mercati locali a km 0

  • recuperare le vecchie cascine

  • certificare le filiere di qualità (p.es. legno)

  • favorire cooperazione imprenditoriale

  • fidelizzare i mercati internazionali consolidati

Valorizzazione delle risorse energetiche

  • promuovere imprenditorialità sulle energie rinnovabili

  • verificare la fattibilità di impianti di mini idroelettrico

  • verificare la fattibilità di impianti a biomassa di micro cogenerazione

Sviluppo del turismo

  • incrementare offerta agriturismi e B&B

  • valorizzare e promuovere il patrimonio culturale

  • valorizzare e promuovere le peculiarità paesaggistiche e ambientali

  • valorizzare e promuovere la risorsa termale

  • valorizzare e promuovere le fiere tematiche e i festival

  • valorizzare e promuovere il geoturismo e il wellness

  • valorizzare e promuovere le fattorie didattiche

  • valorizzare e promuovere le attività sportive

3. INDICAZIONI TRASVERSALI

Il lavoro dei tavoli ha prodotto anche alcune significative indicazioni trasversali a tutti gli obiettivi specifici già richiamati, che di seguito si riportano:

adottare il CdF come nuovo modello gestionale

adottare una visione sovralocale per aree omogenee

aggregare e valorizzare progettualità e risorse economiche

deframmentare la gestione amministrativa

evitare privatizzazione e svalutazione del territorio

favorire ruolo Comuni nella gestione fluviale

individuare una struttura permanente di coordinamento

migliorare l’informazione ambientale

reperire risorse economiche

snellire le procedure amministrative

superare frammentazione regionale

tutelare la memoria e contrastare l’indifferenza

valorizzare istituti scolastici locali e relativi corpi docenti

valorizzare volontariato locale

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