Le riflessioni emerse nell’ambito dei tavoli di lavoro presentano alcuni tratti comuni di visione territoriale, i quali, in prospettiva costituiscono l’idea forza che può orientare le decisioni per il futuro della Valle Bormida. La visione comune che emerge da una lettura complessiva da parte della Segreteria Tecnica degli esiti del lavoro dei tavoli può essere espressa come segue:
Le Bormide come elemento identitario di connessione territoriale, tra luoghi e comunità, con un fondovalle ad elevata qualità paesaggistica, urbanistica, ambientale e versanti integri nel loro patrimonio geologico, boschivo e storico-patrimoniale, dove i corridoi fluviali e tutti i loro tributari presentino un equilibrio ecologico soddisfacente. Una immagine qualificata della Valle Bormida a livello nazionale e internazionale, come esempio virtuoso di comunità che ha saputo riscattarsi dal proprio passato e rigenerare il proprio futuro. Un territorio integro, sano e sicuro, in cui uomo e natura convivono non drammaticamente, offrendo prodotti di eccellenza e occasioni autentiche di accoglienza e ospitalità.
Un territorio salubre, luogo desiderabile dove risiedere e socializzare, attrattivo nei confronti tanto delle nuove generazioni quanto degli adulti, capace di offrire opportunità occupazionali stimolanti e gratificanti.
Una rete di luoghi, eventi, vicende e memorie che sia testimonianza vera dell’anatomia della valle, fruibile e vivibile come occasione di socializzazione e di ricreazione tanto per i residenti quanto per i visitatori.
Una comunità di valle consapevole e responsabile, fiera delle proprie tradizioni e attaccata al proprio territorio, in movimento continuo grazie ad una rete di mobilità e trasporti locali multimodale, che lavora all’unisono per attuare un percorso comune sulla base di conoscenze condivise e progettualità integrate.
Un sistema socio-economico e amministrativo coeso, integrato e capace di rendere autosufficienti le comunità locali all’interno di un sistema di scambi con la costa, la pianura, le valli limitrofe e l’intero mercato nazionale e internazionale, rinunciando alle grandi opere impiantistiche e infrastrutturali ma altresì favorendo l’integrazione, l’ottimizzazione e la messa in rete delle numerose buone pratiche locali. Un modello di sviluppo sostenibile in cui le risorse locali – umane, ambientali, paesaggistiche e culturali, vengono recuperate e messe in rete, attraverso progetti e attività che possano determinare ritorni economici diretti e che al tempo stesso sappiano qualificare l’area come un territorio con forti connotazioni di sostenibilità e di attenzione all’identità culturale.
Un ambito idrografico unitario, senza il peso dei confini amministrativi, ma con la valorizzazione di ogni rappresentanza democratica e di ogni peculiarità locale, dotato di un sistema di regole snello e semplice, che consenta l’incubazione e la maturazione di idee imprenditoriali competitive alla scala locale e sovra locale.
In sintesi, i tratti salienti dell’idea forza che traccia la direttrice complessiva dello sviluppo della Valle Bormida può essere riassunta nelle seguenti parole chiave:
immagine rigenerata
identità locale
equilibrio e qualità ambientale
qualità territoriale
ospitalità autentica
eccellenze tipiche
benessere diffuso
memoria storica
progettazione condivisa
L’analisi complessiva dei contributi raccolti consente di delineare un preliminare paniere degli obiettivi specifici del Contratto di Fiume, il quale, integrato nel vigente quadro programmatico, andrà a costituire l’ambito di lavoro per la successiva fase di definizione delle proposte.
Si individuano due obiettivi generali, l’uno legato al miglioramento ambientale, paesaggistico e della sicurezza territoriale, l’altro legato alla rigenerazione economico-produttiva del territorio.
E’ importante qui sottolineare che questi due obiettivi generali devono essere perseguiti in modo coerente e coordinato, con l’intento di promuovere un modello di sviluppo integrato e sostenibile.
OBIETTIVO GENERALE: miglioramento ambientale, paesaggistico e della sicurezza territoriale
OBIETTIVI SPECIFICI:
tutela e valorizzazione delle peculiarità paesaggistiche
miglioramento ambientale del corso d’acqua
tutela ambientale del territorio
minimizzazione del rischio idraulico e idrogeologico
OBIETTIVO GENERALE: rigenerazione economico-produttiva
3.1 OBIETTIVI SPECIFICI:
miglioramento e potenziamento della dotazione infrastrutturale, sia di trasporto che telematica
valorizzazione delle produzioni e delle filiere locali di eccellenza
valorizzazione energetica delle risorse naturali
valorizzazione del potenziale turistico
Gli obiettivi enunciati disegnano il quadro strategico e lo spazio decisionale del Contratto di Fiume e la loro considerazione integrata sarà di riferimento per la definizione del piano di azione e per la relativa Valutazione Ambientale Strategica (VAS).
Sulla base dei risultati emersi, la Segreteria Tecnica del Contratto di Fiume propone di organizzare la fase progettuale del Contratto di Fiume andando ad approfondire ogni obiettivo specifico individuato nell’ambito di specifici tavoli tematici, da organizzare sia su base locale (ambiti omogenei) che su base territoriale (intero sistema delle Bormide) secondo modalità che verranno comunicate a partire da settembre 2012. Ogni tavolo sarà occasione per affrontare alcune linee di azione già emerse dai lavori finora svolti; la lista proposta, che si riporta di seguito in relazione a ciascun obiettivo/tavolo, non deve intendersi come definitiva bensì come traccia aperta a suggerimenti e integrazioni da parte degli attori locali.
Tutela e valorizzazione delle peculiarità paesaggistiche
favorire fruizione rivierasca e navigabilità dolce
recuperare e attrezzare rete sentieristica
recuperare i terrazzamenti
tutelare gli edifici tradizionali
recuperare i luoghi di socializzazione
Miglioramento ambientale del corso d’acqua
migliorare l’efficienza e l’efficacia del sistema depurativo
organizzare gestione integrata delle risorse idriche
riavvicinare le persone al fiume
controllare sistematicamente i prelievi idrici
migliorare l’informazione ambientale
Tutela ambientale del territorio
migliorare la gestione dei rifiuti
favorire una gestione forestale sostenibile
risolvere situazioni di degrado ambientale (in part. cave e discariche)
promuovere EMAS
Minimizzazione del rischio idraulico e idrogeologico
organizzare una gestione sostenibile dei sedimenti
manutenere opere idrauliche, sponde e alvei ove necessario
valorizzare il sistema della protezione civile
minimizzare l’artificializzazione del corso d’acqua
restituire al fiume i relativi spazi di pertinenza
Miglioramento dell’accessibilità territoriale
migliorare i servizi della rete di TPL
adeguare viabilità locale
migliorare collegamenti con la costa
realizzare reti telematiche (banda larga, wi-fi)
rilanciare rete ferroviaria minore
Valorizzazione delle produzioni e delle filiere locali di eccellenza
valorizzare e promuovere agricoltura biologica
valorizzare e promuovere l’economia verde
valorizzare e promuovere i prodotti tipici locali
valorizzare e promuovere i mercati locali a km 0
recuperare le vecchie cascine
certificare le filiere di qualità (p.es. legno)
favorire cooperazione imprenditoriale
fidelizzare i mercati internazionali consolidati
Valorizzazione delle risorse energetiche
promuovere imprenditorialità sulle energie rinnovabili
verificare la fattibilità di impianti di mini idroelettrico
verificare la fattibilità di impianti a biomassa di micro cogenerazione
Sviluppo del turismo
incrementare offerta agriturismi e B&B
valorizzare e promuovere il patrimonio culturale
valorizzare e promuovere le peculiarità paesaggistiche e ambientali
valorizzare e promuovere la risorsa termale
valorizzare e promuovere le fiere tematiche e i festival
valorizzare e promuovere il geoturismo e il wellness
valorizzare e promuovere le fattorie didattiche
valorizzare e promuovere le attività sportive
3. INDICAZIONI TRASVERSALI
Il lavoro dei tavoli ha prodotto anche alcune significative indicazioni trasversali a tutti gli obiettivi specifici già richiamati, che di seguito si riportano:
adottare il CdF come nuovo modello gestionale |
adottare una visione sovralocale per aree omogenee |
aggregare e valorizzare progettualità e risorse economiche |
deframmentare la gestione amministrativa |
evitare privatizzazione e svalutazione del territorio |
favorire ruolo Comuni nella gestione fluviale |
individuare una struttura permanente di coordinamento |
migliorare l’informazione ambientale |
reperire risorse economiche |
snellire le procedure amministrative |
superare frammentazione regionale |
tutelare la memoria e contrastare l’indifferenza |
valorizzare istituti scolastici locali e relativi corpi docenti |
valorizzare volontariato locale |