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CGIL Informa | 15 gennaio 2013, 17:24

I lavoratori Baglietto di Varazze chiedono l’intervento della Regione

I lavoratori Baglietto di Varazze chiedono l’intervento della Regione

Il cantiere navale Baglietto è l’ultimo rimasto a “Ad Navalia”, come era chiamata Varazze quando sulle sue spiagge si costruivano centinaia di imbarcazioni, destinate a solcare tutti i mari del mondo fino ad allora conosciuti e anche oltre; seguire la sua travagliata e tragica storia di questi ultimi anni, con i numerosi quanto sorprendenti colpi di scena, che di susseguono a ritmo vertiginoso e per i più incomprensibili, ci crea non poco fastidio e naturale irritazione.

Sapranno i nostri politici e funzionari di Comune, Provincia e Regione, trovare una via d’uscita a questa situazione che strada facendo si è sempre più ingarbugliata, creando molta apprensione nei dipendenti che da oltre due anni attendono di ritornare a lavorare?

Il nostro auspicio è che presto, grazie al sollecitato e mirato intervento dei nostri Pubblici Amministratori, si trovi un accordo e l’attività possa riprendere subito, visto che entrambi i contendenti rimasti, l’imprenditore francese Frey che il Gruppo Azimut, hanno piani e progetti in tal senso. Sarebbe come mettere una “pezza” ad errori e disinteresse del passato, anche recente.

Comunicato stampa della RSU dei cantieri Baglietto di Varazze

“I lavoratori del Cantiere di Varazze si sono riuniti questa mattina in assemblea per valutare gli ultimi fatti che sono:

  1. L’interruzione della trattativa tra Galantini e Vitelli per disaccordo sul prezzo, dopo 13 mesi di tira e molla e nonostante il fattivo impegno delle Istituzioni per favorire delle soluzioni;
  2. La concessione del piazzale produttivo del Cantiere è scaduta e il Comune deve pronunciarsi sulle domande di assegnazione;
  3. la richiesta di Azimut di avere direttamente la concessione del piazzale del cantiere, con la conferma di assumere tutto il personale;
  4. Il pronunciamento del Consiglio di Stato che ha confermato che Azimut ha la concessione e la disponibilità della darsena del Cantiere;
  5. L’intenzione di Galantini di proseguire l’attività del Cantiere con l’allestimento dell’imbarcazione di Frey che è attualmente a La Spezia;
  6. La posizione di Azimut che non permette, di fatto, il transito della barca nella darsena e la contestuale richiesta di Galantini al Comune perché autorizzi il transito stesso.

I Lavoratori hanno espresso tutta la loro rabbia e preoccupazione per la situazione dopo tre anni di cassa integrazione e più di un anno di trattativa tra Vitelli e Galantini senza che si sia arrivati a una soluzione.

Ad oggi, senza l’accordo tra i due, non si vede un percorso che dia le garanzie sufficienti per il passaggio dei Lavoratori, la disponibilità di ammortizzatori sociali, la ripresa dell’attività.

Siamo quindi al drammatico paradosso che nonostante il Piano industriale di Azimut e la presenza della imbarcazione da 46m di Frey da allestire (8 mesi di lavoro) il cantiere è stato chiuso, tutto è bloccato, e tutto sulla pelle dei Lavoratori.

Giunti a questo punto, i Lavoratori chiedono che la Regione convochi immediatamente il tavolo con tutte le Istituzioni e le parti in causa, per addivenire ad una soluzione. (L’assemblea dei Lavoratori Baglietto Varazze e Fiom CGIL Savona)”

Ponentevarazzino.com

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