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Agricoltura | 03 agosto 2014, 18:30

Più basilico nel savonese: 240 ettari di campi in più

Più basilico nel savonese: 240 ettari di campi in più

Si è parlato della coltivazione del basilico presso la sede di Coldiretti di Albenga, in un incontro con i produttori della Riviera di ponente. A presiedere l’assemblea il presidente di Coldiretti Savona Gerolamo Calleri, con interventi di Paolo Calcagno e Giovanni Minuto, presidente e direttore del Cersaa, l'azienda speciale per la sperimentazione in agricoltura della Camera di Commercio di Savona.
Il basilico è una coltura, sia in pieno campo che in serra considerata “minore” che tuttavia fa da traino all’economia agricola provinciale. Questi due sistemi di coltivazione permettono di offrire il prodotto sul mercato durante tutto l’anno, anche se le maggiori produzioni si concentrano nel periodo primaverile estivo, da maggio fino a  tutto settembre. A valorizzare il basilico come prodotto di qualità ha contribuito il Consorzio “Basilico Genovese DOP” i cui dati evidenziano che in provincia di Savona, ed in particolare nelle zone di Albenga e Andora, la produzione in pieno campo è di circa 240 ettari, ma c’è una produzione considerevole anche in serra.
L’incontro si è rivelato fondamentale per conoscere lo stato dell’arte sulle recenti novità che hanno interessato la coltura, ma nell’occasione sono state anche fornite da parte di Giovanni Minuto importanti indicazioni agronomico produttive, nonché indicazioni specifiche e molto interessanti riguardanti nuovi principi attivi, sempre meno impattanti sull’ambiente, ma in grado di garantire un buon contenimento delle avversità e delle malattie. Si è discusso anche delle sperimentazioni in corso, nelle quali il Cersaa ha un ruolo fondamentale,  finalizzate alla coltivazione biologica, grazie all’utilizzo di sostanze naturali. Il basilico ha in questo momento una prospettiva di mercato molto favorevole, con opportunità di una buona espansione; la sua coltura può quindi rappresentare una valida fonte di reddito da incentivare nella pianura ingauna.
 L'attività di sensibilizzazione di  Coldiretti, come evidenziato dal presidente Gerolamo Calleri, è rivolta verso i ministeri della Salute e dell’Agricoltura affinché si possano trovare le soluzioni adeguate per tutelare la coltivazione del basilico e favorirne l’aumento della produttività .

r.g.

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