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Eventi | 25 agosto 2015, 17:30

A Finale Ligure proseguono gli appuntamenti con la rassegna "Un libro per l'estate"

Giovedì 27 agosto alle ore 21.15 Pier Paolo Cervone presenta "L'Italia entra in guerra".

A Finale Ligure proseguono gli appuntamenti con la rassegna "Un libro per l'estate"

 

“Quella di Gramsci è la rosa dell’Ideale, ancora oggi non realizzato, di dare a tutti la libertà, tramite la forza della giustizia e di un agire appassionato che, quando anche la situazione sembra disperata e senza possibilità di riuscita, non abbandona ’ottimismo militante della volontà.” Diego Fusaro

Antonio Gramsci è, più di ogni altro, autore fecondamente “inattuale”, dissonante rispetto allo spirito del nostro presente. A caratterizzare il rapporto che l’odierno tempo del fanatismo dell’economia intrattiene con Gramsci è, infatti, la volontà di rimuoverne la passione rivoluzionaria, l’ideale della creazione di una “città futura” sottratta all’incubo del capitalismo e della sua mercificazione universale. Risiede soprattutto nell’attuale inattualità della sua figura la difficoltà di ogni prospettiva che aspiri oggi a ereditare Gramsci e ad assimilare il suo messaggio: ossia ad assumere come orientamento del pensiero e dell’azione la sua indocilità ragionata, fondata sulla filosofia della praxis dei Quaderni. 

Diego Fusaro (Torino, 1983) insegna Storia della filosofia presso la Facoltà di Filosofia dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano. È attento studioso della “filosofia della storia” e delle strutture della temporalità storica, con particolare attenzione per il pensiero di Fichte, Hegel, Marx, Gentile e Gramsci, per la “storia dei concetti” (Begriffsgeschichte) tedesca e per la storia del marxismo. Ha curato l’edizione bilingue di diverse opere di Marx, tra cui l’Ideologia tedesca e il Manifesto del partito comunista. 

Giovedì 27 agosto, alle ore 21.15, Pier Paolo Cervone presenta "L'Italia entra in guerra"

Da Sarajevo al posto di Londra. Ugo Mursia Ed.. Conduce Salvatore Finocchiaro.

Dal 1882 l'Italia entra nella Triplice Alleanza, a fianco di Germania e Austria-Ungheria, stipulata in chiave antifrancese per tutelare i nostri interessi nel Mediterraneo. Vienna e Berlino, però, dopo l'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando e della moglie Sofia, ci snobbano, fanno tutto da sole: gli imperi centrali sono i primi a non rispettare le clausole dell'alleanza. Dall'inizio di agosto del 1914 il conflitto esplode. L'Italia dichiara la propria neutralità e sta a guardare. Ma lentamente il governo Salandra si avvicina alle potenze dell'Intesa (Gran Bretagna, Francia e Russia) che assecondano tutte le nostre richieste pur di averci dalla loro parte. E quando arriva la decisione, l'Italia si spacca: interventisti contro neutralisti. La maggioranza silenziosa è sopraffatta da una minoranza rumorosa. Casa Savoia vuole la guerra e guerra sarà. La chiameranno Grande, perché interesserà tutto il mondo. L'autore racconta l'anno fatale attraverso le vicende politiche interne ed estere, le battaglie tra interventisti e neutralisti, il lavoro delle diplomazie, i dubbi e i tentennamenti di Casa Savoia e infine la decisione di entrare nel conflitto.

Pier Paolo Cervone, nato a Finale Ligure (Savona), si è laureato in Scienze Politiche all’Università di Genova. Giornalista professionista, è stato caposervizio a «La Stampa» di Torino. Con Mursia ha pubblicato Enrico Caviglia. L’anti Badoglio (1992), Vittorio Veneto, l’ultima battaglia (1994), La Grande Guerra sul fronte occidentale (2010) e ha curato I dittatori, le guerre e il piccolo re. Diario 1925-1945 di Enrico Caviglia (2009). I Signori della Grande Guerra (2014). Con le Edizioni della Libreria Cento Fiori Augusto Migliorini (2013)

 

 

c.s.

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