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Attualità | 23 febbraio 2017, 18:46

130 anni fa la gande scossa nel Ponente: il terremoto più devastante della Liguria

Centotrenta anni fa un evento che sconvolse tutto il ponente ligure.

130 anni fa la gande scossa nel Ponente: il terremoto più devastante della Liguria

Era una mattina come tutte le altre, quella del 23 febbraio 1887. Il cielo del ponente ligure era sereno con solo qualche nuvoletta di passaggio all'indorare dei primi raggi del sole che faceva capolino sul mare. Spirava un fresco venticello che faceva tremolare le foglie degli olivi e delle palme che adornano la nostra paradisiaca terra di ponente da Savona a Ventimiglia. La popolazione alzatasi da poco iniziava a svolgere le sue azioni quotidiane: chi s'incamminava verso il luogo di lavoro, i ragazzi che si preparavano ad andare a scuola, le mamme a rassettare casa ed alcuni fedeli andavano in chiesa a rendere grazia al loro Signore nel mercoledì delle ceneri. Per strada la gente andava dicendo: che bella giornata oggi, però alle ore 6 e 22 minuti si cominciò a sentire un forte e cupo rombo, accompagnato da sollevamento del suolo e susseguito immediatamente da un terribile scuotimento via via più crescente in senso ondulatorio, che durò oltre 12 secondi, e sostato quanto può sostare un respiro, ecco s'udì' un terribile sussulto, e il sussulto fu accompagnato da movimenti vorticosi. Il rumore somigliava al fracasso di un pesantissimo treno ferroviario che, spinto a tutta  velocità, passava sotto una galleria. Nelle case, sbattevano le porte, i mobili urtavano uno contro l'altro, suonavano i campanelli, scricchiolavano le travi ed i tetti, si fendevano le mura, si spezzavano le chiavi di sostegno delle case e delle chiese, crollavano i palazzi ed i tetti. Sono bastati venti secondi per trasforamare l'Eden ligure in un mucchio di rovine! La gente esterrefatta fuggiva dalle Chiese, di casa; si affollava per le strade correva per le piazze... il caos. Però non tutti riuscirono a mettersi in salvo e trovarono la lo tomba sotto le macerie delle case e delle chiese".

Erano le 6 e 30 minuti e tutto era finito, solo il silenzio, la polvere e le urla di una popolazione inerme si levavano dal terreno del ponente ligure martoriato da un devastante terremoto. Così scriveva un certo Domenico Capponi, testimone del terribile evento.

Capponi pone il suo racconto in una località della Liguria senza che sia possibile definire esattamente quale essa sia, forse Taggia, forse Bussana, forse Castellaro. 

Esattamente 130 anni fa un forte terremoto colpiva la Liguria, con epicentro nei pressi di Diano Marina e Diano Castello, nell’attuale provincia di Imperia. 

Il terremoto, che secondo le ricostruzioni dei geologi storici ebbe una magnitudo momento 6.3 causò oltre seicento vittime a cavallo fra Italia e Francia. Il terremoto più devastante che abbia mai colpito la Liguria negli ultimi secoli. 

Maurizio Losorgio

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