Ata, fumata bianca per i lavoratori precari ma si attende la sentenza del Tribunale

Fumata bianca. Ma non troppo. L’ incontro di ieri all’Unione Industriale tra i vertici aziendali di Ata e i rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl, Uil e Fiadel ha portato alla deroga per due anni dei contratti di 48 lavoratori precari interinali (avevano la scadenza imminente a fine dicembre) e tre a tempo determinato (contratto scadenza a marzo).

“Si sono incontrate sia le esigenze dei lavoratori che dell’azienda, bisognava dare una prospettiva anche se temporalmente limitata ai precari presenti in azienda, senza un accordo che andava in deroga alle norme legislative introdotte non avrebbero potuto più lavorare - spiega Giancarlo Bellini, Fp Cgil - l’azienda ha una necessità vitale di far lavorare le persone, i quali sono diventati parte strutturale dell’organico, ricoprono ruoli importanti negli uffici e non solo nel servizio di spazzamento”.

Ma la situazione non è delle più rosee, per il prossimo 11 dicembre si attende la decisione del Tribunale fallimentare che dovrà approvare il piano concordatario presentato dall’azienda, in caso di respingimento del giudice, Ata corre il serio rischio del fallimento.

“Si tratta di una soluzione ponte che dà tranquillità per un paio d’anni con l’obiettivo di ristabilizzare ulteriormente, nel momento in cui ci saranno soluzioni positive e si potrà uscire da questa fase potremo ragionare per concordare con l’azienda la trasformazione di un certo numero di contratti a tempo determinato in tempo indeterminato entro la fine del 2019. Tutto questo però è condizionato dalla decisione del giudice che si esprimerà fra quindici giorni” conclude Bellini.