Attualità - 09 dicembre 2018, 09:00

Marchese: "Bene l'abolizione dell'IMU agli alberghi da parte del Comune di Finale... Ma non per tutti"

Il presidente dell'Associazione Alberghi e Turismo di Finale e Varigotti: "Premiare chi investe nel settore alberghiero. Abbiamo una dura concorrenza da portali come AirBnB che abbassano i prezzi di mercato"

Marchese: "Bene l'abolizione dell'IMU agli alberghi da parte del Comune di Finale... Ma non per tutti"

Su Savonanews abbiamo recentemente dato notizia di un “ritocco” verso il basso di alcune imposte da parte del Comune di Finale Ligure (leggi QUI).

Commenta Marco Marchese, presidente della Associazione Alberghi e Turismo di Finale Ligure e Varigotti: “Questa è stata una battaglia che ho condotto personalmente per lungo tempo: io infatti avevo chiesto di abbassare, o se possibile di togliere completamente, l’IMU per gli alberghi”.

“È stato fatto, e di questo esprimo tutta la mia gratitudine all’amministrazione. Ma attenzione: non per tutti i gestori di alberghi, solo per gli albergatori proprietari dei muri. Personalmente ritengo che questo non sia giusto: infatti, in un periodo economicamente difficile come quello che stiamo vivendo, chi con coraggio prende in affitto una struttura alberghiera dovrebbe essere incentivato perché investe nel turismo e crea posti di lavoro”.

Chiediamo a Marchese un parere anche sulle seconde case che spesso restano deserte per tutto l’anno o quasi. Ci risponde:

“Non ha senso continuare a investire sul mattone senza un progetto: oggi si continua a costruire per chi? Nuove case sfitte? Seconde case in nero? Dove vogliamo andare?”

A tal proposito, il presidente degli albergatori sottolinea la differenza fondamentale tra costruire una casa o costruire un albergo:

“Oggi una casa, se non in minima parte con l’affitto per il proprietario e con le tasse per il Comune non dà reddito e non crea particolare indotto. Completamente diverso è un albergo, che non è un mero investimento immobiliare, dà servizi e il turista se trova il giusto servizio spende volentieri”. A tal proposito, in un articolo pubblicato ieri su Savonanews (leggi QUI), Marchese ricordava che in media una struttura alberghiera può dare impiego a un operatore ogni otto clienti, quindi crea posti di lavoro.

A proposito del settore delle seconde case, chiediamo a Marchese a che punto è la lotta al “sommerso”.

“Quando è nata l’idea dell’imposta di soggiorno, tutti noi albergatori abbiamo chiesto ai vari Comuni di appartenenza di intensificare, in cambio, la lotta all’abusivismo , altrimenti saremmo stati troppo penalizzati da chi l’imposta non la faceva pagare in quanto affittava in nero. Devo riconoscere che anche in questo caso il Comune di Finale ha condotto una battaglia in modo deciso e quindi il ‘sommerso’ è un po’ calato. Ma purtroppo noi albergatori subiamo anche la massiccia concorrenza di tutte le case sui portali  come AirB&B e Booking, che abbassano i prezzi di mercato perché non hanno né i costi di gestione né la pressione fiscale degli alberghi. Solo adesso si comincia a vedere una normativa attenta sugli appartamenti a uso turistico. Ma ancora tanta gente affitta case non in ordine, magari ancora attrezzate con impianti elettrici da anni ’60. Tutto ciò ha la duplice conseguenza di una cattiva immagine per tutto il comprensorio da parte di chi soggiorna in queste strutture, ma anche, e questo è gravissimo, di una mancanza di sicurezza per il turista”.

Conclude Marchese: “Nell’outdoor spesso si parla di turisti giovani che risparmiano sull’alloggio per investire nelle attività sportive e ludiche; in questo modo i grandi portali come quelli sopra menzionati penalizzano gli albergatori. Un paese come Finale, ma vale per tanti altri, si ritrova ad avere camere libere negli alberghi ma appartamenti privati occupati. Giusta la lotta intrapresa dal Comune per riportare l’ordine in questo senso, ci auguriamo che l’attenzione su questo problema salga ancora”.  

Alberto Sgarlato

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