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Politica | 30 aprile 2020, 15:48

Trasporti, Berrino: "Da un mese e mezzo riceviamo dal governo solo linee guida confuse"

L'assessore regionale si domanda: "Come funziona il distanziamento e chi dovrà farlo rispettare? Chi dovrà far rispettare l'obbligo delle mascherine a bordo? Chi pagherà i servizi integrativi, o supplementari rispetto al pre Covid posta la minor capacità di trasporto degli autobus?"

Trasporti, Berrino: "Da un mese e mezzo riceviamo dal governo solo linee guida confuse"

"Non si preoccupi il PD: le valutazioni sull'aumento dei treni e degli autobus le abbiamo già fatte con le aziende e con gli enti territoriali che sono enti di programmazione ssecondo la legge regionale. Si preoccupi piuttosto di far sì che il ministro garantisca i fondi necessari perché le aziende non falliscano e il trasporto pubblico sia organizzato. E visto che sono al Governo si impegnino anche a dire con certezza alle regioni chi deve far rispettare le regole". Così risponde l'assessore ai trasporti Gianni Berrino alle domande dei consiglieri regionali del Partito Democratico in merito all'organizzazione del trasporto pubblico su ferro e gomma per la fase 2.

"Non sono certo le regioni a 'scommettere sul caos'. In un autobus di 11 metri e mezzo ci stanno 12 persone secondo le linee guida del Governo - spiega Berrino - Che piano B si può attuare quando sugli autobus è impossibile trasportare le persone che sarebbero necessarie? Almeno il Governo, prima di scrivere le linee guida, avesse letto le obiezioni che avevamo già fatto pervenire come regioni. Ad aggiungere confusione a confusione, stamattina sono uscite le linee guida del Ministero della Salute che sembra eliminino il vincolo del metro di distanza. Tutto quello che potevamo fare l'abbiamo già fatto: abbiamo predisposto l'aumento dei treni per andare incontro alle esigenze dei pendolari, abbiamo fatto diversi incontri con le aziende di trasporto che hanno assicurato che adatteranno il numero di viaggi alle esigenze del territorio. Non possiamo fare quello che non ci compete, e il 'piano B' dovrebbe farlo chi concepisce un piano A inattuabile". 

"Nel comunicato del Pd sono contenuti tutti i dubbi che noi abbiamo già esposto e ripeteremo ancora al Ministro - continua ancora l'assessore - Come funziona il distanziamento e chi dovrà farlo rispettare? Chi dovrà far rispettare l'obbligo delle mascherine a bordo? Chi pagherà i servizi integrativi, o supplementari rispetto al pre Covid posta la minor capacità di trasporto degli autobus? È proprio su questi punti, e sui fondi ulteriori necessari, che stiamo aspettando ormai da un mese e mezzo le risposte del Ministro. Oltre che il fondo da 600 milioni che dovrebbe garantire per i primi due mesi della crisi la differenza con i minori introiti da bigliettazione delle aziende, è necessario anche un fondo supplementare fino a fine emergenza, dato che siamo già certi, purtroppo, che la minore bigliettazione e l'aumento dei costi non saranno problemi di poche settimane".

"Per quanto riguarda la bigliettazione elettronica - conclude Berrino - ricordo al PD che siamo in attesa della decisione del Consiglio di Stato, davanti al quale pende la causa dopo i tanti ricorsi che non sono certo imputabili a Regione".

Comunicato stampa

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