Politica - 26 maggio 2020, 08:00

Richiesta convocazione Distretto Socio Sanitario, Speranza e Dogliotti (Cairo): "Sindaci telecomandati da chi cerca visibilità in vista delle regionali"

"L'affermazione 'non si tratta di una posizione politica' ci fa sorridere"

Richiesta convocazione Distretto Socio Sanitario, Speranza e Dogliotti (Cairo): "Sindaci telecomandati da chi cerca visibilità in vista delle regionali"

Non si ferma la bagarre in Val Bormida dopo la richiesta da parte di otto sindaci di convocare urgentemente il Distretto Socio Sanitario per avere informazioni e garanzie sul futuro dell'ospedale "San Giuseppe" di Cairo Montenotte. 

Dopo le parole del sindaco di Plodio Gabriele Badano, promotore dell'iniziativa: "Non ha un carattere politico. La cittadinanza e gli stessi dipendenti chiedono garanzie" (LEGGI QUI) e quelle del primo cittadino di Carcare Christian De Vecchi: "La convocazione del Distretto Socio Sanitario non è solo l'ospedale. Ci sono tantissimi altri argomenti che devono essere portati in discussione in quella sede. L'importante è non confondere le questioni. Il Distretto Socio Sanitario è uno strumento che va convocato. Con la decisione di non riunirlo, viene assunta una responsabilità grave per tutti gli ambiti sanitari" (CLICCA QUI).

Ecco arrivare la replica da parte di Roberto Speranza, vice sindaco di Cairo Montenotte e Marco Dogliotti, capogruppo di maggioranza sempre del comune cairese e delegato alla Funzione Relazioni Istituzionali: "In questo momento in cui la Val Bormida dovrebbe essere più unita che mai, vediamo amministratori più attenti a fare polemica e campagna elettorale". 

"Ci sembra perlomeno bizzarro che una parte dei sindaci della valle richiedano la convocazione del Distretto per avere notizia sulla riapertura del Pronto soccorso dell’ospedale (punto di primo intervento, se qualcuno l’avesse dimenticato) a mezzo stampa, quando i primi cittadini sono in continuo contatto fra loro" proseguono Speranza e Dogliotti. 

"La malafede del Pd che continua a fomentare paure sulla chiusura dell’ospedale di Cairo hanno spinto anche la sezione della Lega di Cairo e Carcare a dichiarare l’ovvio... tutti vogliamo il “nostro” ospedale funzionante con finalmente un Pronto soccorso. La regione di centrodestra ha già più volte dichiarato che riaprirà appena ci saranno i presupposti visto che l’emergenza purtroppo non è ancora finita. Seppur non condividendola possiamo comprendere la posizione del Partito democratico alle prese con una polemica continua. Non capiamo però i sindaci valbormidesi che hanno spaccato la valle". 

"Ci fa sorridere l’affermazione che non si tratta di una posizione politica. Una posizione chiara di spaccatura modello partito socialista della prima repubblica, evidentemente telecomandati da chi in vista delle elezioni regionali cerca solo un po’ di visibilità non per i reali interessi della Val Bormida, ma solamente per puro opportunismo politico per creare una fronda di centrodestra contro il consigliere regionale Paolo Ardenti in appoggio al Pd". 

"Siamo d’accordo con le parole del sindaco di Carcare che ritiene la convocazione del Distretto un atto dovuto, ma vediamo che le stesse sono post-richiesta, dove viene solo chiesto un aggiornamento urgente sulla riapertura del pronto soccorso. Forse da abile stratega politico, si è accorto del “pasticcio”che hanno combinato con una richiesta formulata male" continuano. 

"Al sindaco di Carcare però ricordiamo che in data 6 febbraio c’è stata la conferenza del Distretto, ma evidentemente, visto che aveva delegato il suo vicesindaco, ha dimenticato di farne menzione - concludono Speranza e Dogliotti - I prossimi mesi saranno, dopo il periodo di isolamento forzato, il periodo dove serve unità di intenti a prescindere dalle ideologie". 

Graziano De Valle

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