Sanità - 04 ottobre 2022, 10:28

Sanità savonese su Rai 3: Punto Nascite a Pietra chiuso da 2 anni, ospedale di Albenga in vendita, Toti: "Partenariato pubblico-privato"

Nel corso della trasmissione televisiva "Presadiretta", l’incontro casuale con un gruppo di francesi interessati all’acquisto del Santa Maria di Misericordia. Il sindaco di Albenga: “Toti non si è confrontato con il territorio perché sapeva già cosa fare. Inaccettabile”

Sanità savonese su Rai 3: Punto Nascite a Pietra chiuso da 2 anni, ospedale di Albenga in vendita, Toti: "Partenariato pubblico-privato"

È ufficiale: l’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga è in vendita. Almeno in parte.

Dopo l’allarme lanciato la settimana scorsa da Gino Rapa del comitato Senzaprontosoccorsosimuore, che aveva raccontato l’incontro casuale con un gruppo di potenziali acquirenti provenienti dalla vicina Francia (LEGGI ARTICOLO) l’ammissione dell’intenzionalità è arrivata attraverso la trasmissione televisiva Presadiretta, nella puntata andata in onda su Rai 3 lunedì 3 ottobre, direttamente dalla voce del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti, che alla domanda esplicita della giornalista Daniela Cipolloni ha risposto: “Può essere gestito dal pubblico, dal privato o molto probabilmente dal partenariato pubblico-privato. Ci sarà un ospedale di comunità pubblico, una casa di comunità pubblica, dopodiché, l’ulteriore capacità produttiva di questo ospedale può essere erogato dal privato”.

Impossibile ormai nascondere l’intenzione di vendere, dal momento che proprio le telecamere di Rai 3 hanno ripreso l’incontro casuale con il gruppo di francesi che aveva appuntamento con Brunello Brunetto, consigliere regionale della Lega e presidente della Commissione Sanità della Liguria.

Così è confermata la notizia che ormai girava già da qualche settimana, ma di cui nemmeno le istituzioni locali ne erano a conoscenza in forma ufficiale. “Mentre c’è ancora chi fa polemica sulle parole ‘Pronto soccorso’, ‘Punto di Primo Intervento’, ‘Reparto di Emergenza’, il presidente Toti sta evidentemente “vendendo” il nostro Ospedale – commenta il sindaco di Albenga Riccardo Tomatis - Credo che su questo argomento sia già ampiamente arrivato il tempo di smettere di fare inutili strumentalizzazioni ed occorra, invece, rimanere uniti e continuare a portare avanti la battaglia per il Santa Maria di Misericordia. Una struttura nuova e all’avanguardia come è il nosocomio di Albenga non può e non deve diventare una ‘casa di cura’, un ‘ospedale di comunità’, o una ‘clinica privata’”. 

“Giuridicamente abbiamo gli elementi che sostengono la nostra tesi. Il presidente Toti non si è mai confrontato con il territorio, non ne ha mai ascoltato le esigenze, forse perché aveva già deciso cosa fare del nostro Ospedale. Tutto questo è inaccettabile”, conclude il primo cittadino. Ieri sera, nel corso della trasmissione televisiva, dedicata al “PNRR lavori in corsa”, la Cipolloni ha illustrato il punto di vista sulla sanità ligure e, in una manciata di minuti, ha “fotografato” la situazione del ponente savonese, con un Punto Nascite al Santa Corona di Pietra Ligure chiuso ormai da due anni e il Santa Maria di Misericordia ad Albenga “cannibalizzato”, al punto da “non essere più in grado di funzionare – come lamentato da Rapa -. Nel tempo, un primario andava in pensione e non veniva sostituito, così il reparto veniva chiuso. C’è stata la volontà di far calare l’importanza di questo ospedale per poter dire: non è più in grado di funzionare”.

A spiegare con maggiore dettaglio la situazione, che la giornalista Rai 3 definisce “assurda”, è l’ex primario di Medicina presso il nosocomio albenganese Teresiano De Franceschi: “È stato costruito nel 2008, con 220 posti letto, 6 sale operatorie all’avanguardia, di cui 5 ora chiuse. Il Santa Maria di Misericordia aveva tutto:  la sala di Chirurgia generale, Ginecologica, Urologica, Ortopedica, Otorinolaringoiatrica, Oculistica e Day surgery. Ora solo una sala operatoria è operativa, con circa 1500 interventi all’anno di cataratta. Questo ospedale è stato completamente svuotato. Qui non c’è più nulla”. 

Così, la situazione che per i cittadini sta diventando via via più intollerabile, è stata raccontata a tutti gli italiani, con le immagini dell’ospedale di Albenga dove a parlare, prima ancora di qualsiasi spiegazione, sono gli striscioni “Senza Pronto Soccorso Si Muore”. Situazione che Jan Casella (SOS Salute Pubblica Liguria) sintetizza in poche parole: “”Anche il Pronto Soccorso che avevamo è stato chiuso. È indispensabile per dare sicurezza ai cittadini”. Cittadini che da tempo ormai protestano per “chiedere che questo ospedale funzioni veramente, visto che negli anni i reparti sono stati dismessi e svuotati di tutte le attrezzature”, come commentato dalla Cipolloni. 

Nel corso della puntata un accenno anche all’ospedale di Cairo Montenotte, che segue le sorti di quello di Albenga e che copre un bacino di 19 comuni e 40mila abitanti che si sentono abbandonati.

La troupe di Rai 3 fa uno stop anche a Pietra Ligure, dove Pierluca Bertuzzi e Betty Zerbini del comitato Nascere a Pietra spiegano la situazione del Punto Nascite soppresso: “Qui nascevano 800 bambini all’anno. Doveva essere una chiusura provvisoria, fatta a novembre 2020 per recuperare personale sanitario carente a causa del Covid e invece sono passati quasi 2 anni e il personale non è più tornato. Toti lo ha chiuso per carenza di risorse, insieme al Pronto Soccorso Ostetrico, al reparto di Ginecologia, Neonatologia e Pediatria. Intanto le mamme della zona partoriscono in ambulanza, quando sono fortunate, ma anche in auto, come è successo recentemente”.

“Stiamo lavorando per cercare di riaprirlo – la risposta del presidente della Regione e assessore alla Sanità ligure Toti -. Abbiamo bisogno di ginecologi e non è facile. È una delle specialità mediche su cui si fa più fatica a reperire professionalità a livello italiano, non solo savonese”.

Maria Gramaglia

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