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Loanese | 29 aprile 2024, 18:37

Successo di pubblico all’inaugurazione della mostra di Giovanna Oreglia a Toirano

Le opere della ceramista saranno visibili fino al 26 maggio prossimo presso la biblioteca civica

Successo di pubblico all’inaugurazione della mostra di Giovanna Oreglia a Toirano

Un pubblico numeroso, attento e partecipe ha letteralmente gremito le sale della biblioteca civica “Baccio Emanuele Maineri” di Toirano durante il pomeriggio di domenica 28 aprile, in occasione dell’inaugurazione della mostra dal titolo “Antiche strade, antichi borghi: vedute di Toirano e dei borghi vicini”, esposizione di opere in ceramica e in terracotta di Giovanna Oreglia.

A fare gli onori di casa, il direttore della biblioteca civica, Nicola Panizza, da sempre fortemente impegnato per rendere questo luogo culturalmente vivo e denso di eventi di appuntamenti di spessore, affiancato con inossidabile precisione dalle attente e scrupolose volontarie Lidia e Cristina.

Lo stile di Giovanna Oreglia è immediatamente riconoscibile: nell’eleganza del tratto, nella cura del dettaglio, nell’armonia delle forme e delle proporzioni riprodotte, nel calore dei colori scelti; ma, al di sopra di tutto questo, nel sincero amore verso i luoghi rappresentati che traspare con intenso trasporto.

Il titolo di questa rassegna, “Antiche strade, antichi borghi: vedute di Toirano e dei borghi vicini”, rivela già molto: Giovanna Oreglia, infatti, contrariamente a molti altri artisti liguri, è profondamente legata all’entroterra, i suoi soggetti non sono le marine. E quando le sue pennellate raffigurano delle onde, non si tratta di onde del mare ma dell’anima, metafora di quelle inquietudini e di quei tormenti interiori che prima o poi nella vita attanagliano tutti noi.

Le opere di Giovanna Oreglia, però, non hanno soltanto un indiscusso valore artistico; vi è anche un valore storico: vi sono infatti spesso rappresentati elementi architettonici, paesaggi, monumenti, infrastrutture che oggi, nel continuo mutare dei nostri borghi, non esistono più. In questo modo si preserva la memoria di com’era la Liguria di un tempo. E vi è inoltre un valore tecnico: la ceramista, infatti, adopera tecniche di lavorazione dei materiali antichissime (come l’engobbio, risalente addirittura alla Mesopotamia del III Millennio a.C.) che, senza la passione e la cura certosina di questa artista, rischierebbero di andare perse per sempre.

Per tutti coloro che fossero interessati, ricordiamo che la mostra sarà visitabile, presso la biblioteca civica, fino al 26 maggio, nei giorni di lunedì, mercoledì e sabato dalle 15.30 alle 18.30, nei giorni di martedì e venerdì dalle 21 alle 23 e alla domenica dalle 15 alle 19.

Redazione

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