Con l’iter per la nomina del nuovo presidente dell’Autorità Portuale avviato “si deve imporre una svolta netta per l’Autorità portuale di Genova e Savona”. A cominciare da una consegna della relazione degli ispettori del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che avvenga “contestualmente alla definizione di questo iter”.
Lo dice un Roberto Arboscello, consigliere regionale PD Regione Liguria, molto critico col centrodestra, accusato di “continuare con un atteggiamento contrario, ambiguo e inaccettabile”. “Dopo aver lasciato il primo scalo italiano commissariato per oltre un anno e mezzo, senza una visione e senza un progetto, ora, nonostante le richieste sia a livello regionale sia a livello nazionale, continua a tenere riservata la relazione” prosegue Arboscello.
“Il viceministro Rixi - spiega - aveva dichiarato lo scorso 31 marzo che ‘la relazione è pubblica’, ma ad oggi nessuno l’ha vista. Eppure, da indiscrezioni, emerge che nella relazione si parlerebbe di concessioni e funzioni da rivedere. È un fatto gravissimo se fosse vero e se la relazione venisse tenuta nascosta”.
“Le nomine che si andranno a compiere, dal Presidente dell’AdSP al comitato d’ambito dell’Autorità, avranno effetti strategici profondi su tutto il sistema portuale ligure e sull’intera regione: dalle città di Genova e Savona, alle imprese, fino ai cittadini - ricorda il consigliere dem - Per questo chiedo trasparenza e che non si facciano fughe in avanti. Bisogna attendere l’esito delle elezioni amministrative genovesi, così da garantire che i rappresentanti dei comuni riflettano realmente la volontà popolare e del contesto economico. I cittadini e le imprese vogliono essere rappresentati in modo trasparente e legittimo”.














