Al Direttore - 18 luglio 2025, 18:45

Chiesa di Vispa, l’autore del Cristo nudo: "La mia opera oggetto di ampio dibattito e di accesa discussione"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata da Giancarlo Benzi

Chiesa di Vispa, l’autore del Cristo nudo: "La mia opera oggetto di ampio dibattito e di accesa discussione"

Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera firmata da Giancarlo Benzi, autore del Cristo presente nella Chiesa di Vispa:

In riferimento all’articolo comparso su Savona News il 16 luglio scorso, relativo alla Chiesa di Vispa, in qualità di autore del “discusso” Cristo che avete gentilmente menzionato, faccio presente quanto segue ai fini della completezza dell’informazione.

La mia opera, effettivamente, è stata oggetto di ampio dibattito e di accesa discussione per le sue caratteristiche “fisiche” soprattutto inerenti la sua “nudità”. Il Cristo, realizzato in calcestruzzo nero, è stato decisamente osteggiato da diverse persone fra cui l’allora Parroco di Carcare; nel corso della riunione indetta e incaricata di assumere la decisione inerente la permanenza o meno della statua all’interno della detta Chiesa, qualcuno ha sostenuto che l’opera avrebbe dovuto essere coperta nelle parti intime dal perizoma.  

Al proposito, senza volere giungere ad alcun improponibile paragone, mi viene da ricordare l’azione storica di Daniele da Volterra, detto “il braghettone” che aveva osato “coprire” i nudi michelangioleschi della Cappella Sistina (N.B. Cappella Vaticana).

L’aggiunta del perizoma al Cristo di Vispa non si è mai verificata (non l’avrei mai permesso stante il fatto della donazione dell’opera che doveva mantenere il suo aspetto originale).

Qualcuno, che non potrei meglio identificare, poco dopo la detta riunione asportava la statua causandone la rottura in cinque parti. Seguiva la denuncia all’autorità giudiziaria sorretta dall’indignazione di molti, fra cui i Parroci che, via via, si avvicendarono nella reggenza della Chiesa di Vispa (in poco tempo si avvicendarono tre Parroci).

Per i successivi 33 giorni (33 forse non a caso) la statua, che ho provveduto immediatamente a riparare ma che manca ancor oggi di una parte dei capelli andata in frantumi durante le operazioni di incauto “smontaggio”, è rimasta presso il mio laboratorio.

A seguito dell’intervento della Diocesi nella persona del Vescovo, ricevevo da Roma la telefonata dal Monsignore incaricato della pratica che mi anticipava che la mia opera non esprimendo minimamente alcun aspetto di pretesa oscenità, era stata ritenuta idonea per la sua accoglienza all’interno della Chiesa e che, comunque, un’apposita Commissione inviata dal Vaticano avrebbe valutato direttamente la situazione attraverso il sopralluogo dopo il quale, in effetti, il “mio” Cristo nudo, tolto nel dicembre 1979 a pochi giorni dal santo Natale,  il 26 gennaio 1980 ha ritrovato la sua sede alla Chiesa di Vispa accolto dalla celebrazione della Santa Messa e da tante persone sollevate e contente per il suo “ritorno” apprezzato da molti fra cui dal grande indimenticato Dario Fo.

La stampa, anche nazionale, si è occupata ampiamente del fatto; conservo, fra gli altri, gli articoli di Piero Capello del settimanale “Gente” (8/2/1980) oltre a quelli comparsi su la “Gazzetta del Popolo” 27/12/1979 e 30/12/1979, su “La Stampa” 16/01/1980 “La Stampa” 25/01/1980.

Rimanendo a disposizione e ringraziando porgo cordiali saluti. 

Giancarlo Benzi

Lettera firmata

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