Economia - 26 settembre 2025, 11:53

Raddoppio ferroviario, il progetto "è compatibile": ok dal Ministero per la tutela del patrimonio culturale

Parere positivo dal Ministero della Cultura nell'ambito del procedimento di VIA, con prescrizioni per Finale Ligure e Andora

Disco verde da parte del Ministero della Cultura per il raddoppio ferroviario Finale-Andora, sotto il profilo della tutela del patrimonio culturale e nell'ambito della più ampia procedura di Valutazione di Impatto Ambientale.

La Direzione generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura ha espresso parere positivo sulla compatibilità ambientale del progetto presentato da RFI, che prevede la realizzazione di circa 32 chilometri di nuovo tracciato ferroviario, di cui 25 in galleria. L'opera mira ad includere la nuova stazione di Albenga e le nuove fermate di Alassio (in galleria), Borghetto Santo Spirito e Pietra Ligure. 

Il parere tecnico sui numerosi beni paesaggistici, architettonici e archeologici tutelati presenti nelle aree interessate dal progetto era molto atteso. La Direzione generale, valutando l'impatto dell'opera, ha posto quattro prescrizioni: approfondimenti progettuali nell'area della stazione di Finale Ligure; l'implementazione di sistemi di monitoraggio e messa in sicurezza per il castello di Andora e i reperti archeologici durante gli scavi della galleria; il completamento di uno scavo archeologico specifico ad Andora; la sorveglianza archeologica durante tutte le operazioni di scavo.

Il piano di raddoppio sta avanzando nel suo iter autorizzativo. A inizio settembre è stata avviata la Conferenza dei Servizi per l'approvazione del progetto definitivo. Un'opera attesa da decenni il cui costo complessivo adesso è stimato in circa 2,5 miliardi di euro, per completare il raddoppio della linea Genova-Ventimiglia, eliminando il noto "collo di bottiglia" per il traffico ligure e per i collegamenti internazionali con la Francia.

Ieri si è tenuto un incontro in Provincia a Savona per coordinare le posizioni dei Comuni interessati dal tracciato, con l'obiettivo di massimizzare i benefici e tutelare il territorio. Particolare soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Alassio, in quanto l'ultima revisione del progetto ha eliminato la necessità di demolire sette edifici precedentemente previsti.

I lavori, una volta partiti i cantieri, dovrebbero durare circa 9 anni. Il progetto prevede: una nuova stazione a Bastia d'Albenga; nuove fermate a Pietra Ligure (in sopraelevata), Borghetto Santo Spirito-Loano e Alassio (in sotterranea); la soppressione di 14 passaggi a livello; la dismissione delle stazioni attuali di Laigueglia, Ceriale e Borgio Verezzi. Il completamento dell'opera permetterà di aumentare la capacità della linea, passando da 4 a 10 treni all'ora per senso di marcia.

L'iter per la realizzazione dell'opera include la procedura di esproprio per le aree interessate dai lavori. Già nel 2022, RFI ha pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale l'atto di "reiterazione del vincolo preordinato all'esproprio". Questo atto, che fa seguito alla delibera CIPE del 2005 che approvò il progetto preliminare, vincola i terreni e gli immobili necessari alla costruzione della nuova linea, in vista della futura acquisizione da parte dello Stato per pubblica utilità.

Redazione

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