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Attualità | 30 settembre 2025, 15:51

Recupero indumenti usati, criticità anche a Savona. Cooperativa Solida: "Arrivati ad un punto critico, ad oggi ci risulta impossibile vendere il prodotto della raccolta"

Problematiche emerse anche dopo l'avvio del nuovo porta a porta, nei cassonetti gialli conferiti rifiuti indifferenziati e non tessili. Appello ai cittadini

Recupero indumenti usati,  criticità anche a Savona. Cooperativa Solida: "Arrivati ad un punto critico, ad oggi ci risulta impossibile vendere il prodotto della raccolta"

Gravi criticità stanno compromettendo l’intera filiera del recupero di indumenti usati. A comunicare la problematica legata alla raccolta della frazione tessile, fondamentale per il riciclo sostenibile, il riuso e la riduzione dei rifiuti, è la Cooperativa Sociale Solida Savona.

Dal 2014, la cooperativa Solida gestisce questa attività nata in collaborazione con Caritas Savona, Fondazione Comunità Servizi Ata e Sea-S, con l’obiettivo principale di coinvolgere le fasce più vulnerabili di persone e promuovendo l’inserimento lavorativo. Questa collaborazione ha rappresentato un elemento chiave per il successo del progetto. Come evidenziato anche dal recente annuncio del Ministero dell’Ambiente, che ha convocato per l’11 settembre un tavolo di crisi sulla gestione dei rifiuti tessili, i costi di raccolta e gestione sono ormai superiori ai ricavi, a causa di:  Mercati del riuso saturi, che non riescono più ad assorbire gli abiti raccolti;  Calo drastico della qualità degli indumenti donati, legato alla fast fashion; Aumento dei costi operativi (trasporto, selezione, smaltimento);  Assenza di regole chiare sulla responsabilità estesa del produttore (EPR).

“Siamo arrivati a un punto critico - spiega Moreno Vallarino presidente di Solida - continuiamo a svolgere il nostro mandato nonostante ad aggi ci risulti quasi impossibile vendere il prodotto della raccolta. Non possiamo sostenere ancora a lungo un servizio che non sia economicamente sostenibile; inoltre, a seguito dei recenti cambiamenti nella gestione della raccolta differenziata a livello comunale, si è registrato un aumento di frazioni estranee (indifferenziata, rifiuti non tessili) all’interno dei contenitori dedicati al tessile. Questo fenomeno compromette la qualità della raccolta, ne aumenta i costi e riduce l’efficacia del recupero, rendendo meno competitiva la collocazione commerciale del rifiuto tessile".

"Riteniamo fondamentale informare e coinvolgere attivamente i cittadini, chiedendo loro: il conferimento in via esclusiva della frazione tessile riutilizzabile, nei cassonetti gialli: troppo spesso troviamo altre frazioni all’interno dei cassonetti; la collaborazione a posticipare il conferimento degli abiti usati nei contenitori presenti sul territorio, vista l’attuale emergenza; di non abbandonare gli indumenti all’esterno del cassonetto; conferire in un secondo momento, qualora il cassonetto risultasse pieno" proseguono da Solida.

"Desideriamo concludere sottolineando che, in questi giorni, sono stati avviati passi concreti con il Comune di Savona e SEA-S per il monitoraggio della situazione, al fine di trovare soluzioni tempestive ed efficaci. Ringraziamo sinceramente la cittadinanza per l’impegno, collaborazione e l’attenzione futura, che sono fondamentali per superare questa difficile fase e continuare insieme a promuovere una gestione sostenibile e responsabile del nostro sistema di raccolta indumenti - concludono dalla cooperativa sociale savonese - Confidiamo, inoltre, nel lavoro del Ministero e delle istituzioni per trovare al più presto soluzioni efficaci. Nel frattempo, chiediamo alla comunità di sostenerci e comprendere le difficoltà attuali".

Luciano Parodi

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