Negli ultimi giorni, il comprensorio albenganese è stato teatro di numerosi avvistamenti di lupi, tra cui un esemplare in pieno centro ad Albenga. La situazione sta generando crescente preoccupazione tra gli allevatori e le imprese agricole della zona, già alle prese con danni da predazione e attacchi a greggi e animali domestici.
“È evidente che la presenza del lupo si fa sempre più frequente e le nostre imprese ne pagano il prezzo più alto - commenta Marcello Grenna, Presidente di Coldiretti Savona -. Non possiamo certo negare il ruolo del lupo nell’ecosistema, ma dobbiamo anche tutelare chi lavora la terra e alleva animali. I danni provocati dai predatori, spesso ingegnosi e organizzati, rendono l’attività agricola sempre più difficile e incerta”.
Secondo gli allevatori locali, come confermato da Coldiretti, gli attacchi non risparmiano né pecore né capre, ma anche vitelli, cavalli e cani da guardiania. Le misure preventive tradizionali, come recinzioni e cani, spesso risultano insufficienti di fronte a lupi sempre più audaci e presenti anche vicino ai centri abitati.
“Serve un approccio equilibrato ma concreto - aggiunge Antonio Ciotta, Direttore di Coldiretti Savona -, che consenta di convivere con la fauna selvatica senza compromettere la sicurezza degli allevatori e la sopravvivenza delle loro imprese. È fondamentale che le istituzioni intervengano, studiando strategie mirate per contenere la presenza dei predatori nei loro habitat naturali, evitando che si spingano verso le città e le campagne”.
Coldiretti Savona invita Regione e enti locali a considerare l’emergenza con la massima attenzione, garantendo strumenti efficaci di prevenzione e supporto agli allevatori, al fine di tutelare il lavoro agricolo, la sicurezza delle comunità e il benessere degli animali. Concludono Grenna e Ciotta: “Ci si chiede se la presenza sempre più frequente del lupo non sia in parte favorita dall’eccesso di ungulati sul territorio: il vero problema sono i troppi ungulati o regole insufficienti per contenerli?”.





