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Sanità | 24 settembre 2014, 12:54

Volontari della Croce Rossa non abilitati dalla Regione all'uso del defibrillatore: interrogazione di Melgrati

Il capogruppo Forza Italia:"quanto sta avvenendo rappresenta un ostacolo ingiustificabile nei confronti di un Ente qual è la Croce Rossa al servizio del cittadino”

Volontari della Croce Rossa non abilitati dalla Regione all'uso del defibrillatore: interrogazione di Melgrati

 

“La Regione Liguria, ed in particolare l’Assessorato alla Sanità, nicchia sul rilascio dell’autorizzazione alla Croce Rossa quale soggetto preposto, insieme al 118, all’erogazione, con relativa certificazione, dei corsi di formazione finalizzati alla concessione dell’abilitazione all’impiego del defibrillatore semiautomatico esterno. Questo è molto grave perché di fatto si sta impedendo alla Croce Rossa Italiana di poter svolgere un lavoro meritorio, peraltro previsto dalla legge. Per tale motivo ho deciso di presentare un’interpellanza urgente ed una lettera perché esigo risposte precise da parte dell’Assessore Montaldo visto che questa vicenda si sta trascinando oramai da molto tempo”. Così dichiara il Capogruppo di Forza Italia in Regione Marco Melgrati che ha raccolto la segnalazione di esponenti della Croce Rossa del territorio.

 

Spiega ancora l’esponente di Forza Italia: “con il mio documento voglio mettere in evidenza alcuni punti critici: il primo è l’evidente percezione che il 118 non voglia perdere l’unicità della certificazione nonostante  il DL 178 e nonostante di fatto non riesca a seguire le ormai numerosissime richieste di istruzione all’uso del DAE. Il secondo punto critico è quello che in questo modo la CRI è costretta, dopo aver fatto i corsi per cui è abilitata e relativo esame per individuare i soggetti idonei, a far sottostare questi soggetti ad un altro esame, uguale, fatto dal 118 per ottenere la certificazione  abilitativa. Inoltre è bene sottolineare che i corsi riguardano iniziative comunali, società sportive, privati cittadini, necessità di esercizi ed aziende in base alle normative di sicurezza per gli ambienti di lavoro e questa impossibilità rappresenta una perdita economica per la Croce Rossa”.

 

“Mi aspetto di ricevere notizie precise anche per dare risposte definitive a chi, in maniera del tutto volontaria come la Croce Rossa , quotidianamente presta il propri servizi alla società ed alle persone. Sono convinto che atteggiamenti di questo genere siano controproducenti e servano ancora di più ad allontanare i cittadini dalla politica perché si alimentano e in qualche modo certificano con i fatti quanto la burocrazia pubblica rappresenti un serio ostacolo alla libera attività delle persone e soprattutto alla messa in pratica del principio di sussidiarietà”, conclude Marco Melgrati.

 

c.s.

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