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Eventi | 05 agosto 2015, 09:39

Albenga, Papa Francesco scrive al Vescovo Borghetti e benedice gli ingauni e i turisti presenti all'incontro sull'Enciclica

Nel corso dell'anno previsti una serie di incontri di approfondimento sui documenti più significativi

Albenga, Papa Francesco scrive al Vescovo Borghetti e benedice gli ingauni e i turisti presenti all'incontro sull'Enciclica

Tantissima gente, ieri sera, nella piazza principale di Albenga, accanto al Caffè letterario Ai Giardinetti, alle porte del centro storico, per la presentazione dell’ultima Enciclica di Papa Francesco, Laudato si’. All’incontro, organizzato e moderato da Mons. Giovanni Battista Gandolfo e dal Dott. Eraldo Ciangherotti, collaboratori giornalisti della redazione diocesana di Ponente 7, hanno partecipato come relatori l’Arcivescovo di Ferrara-Comacchio Luigi Negri e il Vescovo coadiutore di Albenga-Imperia Guglielmo Borghetti. L’evento è stato patrocinato dalla Coldiretti Liguria con il suo presidente Gero Calleri. A sorpresa, in apertura del dibattito, è stato letto il messaggio personale di Papa Francesco al Vescovo Borghetti: « Accompagno con la preghiera e la benedizione apostolica questo incontro sull’Enciclica “Lodato Si’: sulla cura della casa comune”, con la partecipazione dei fedeli residenti e dei turisti della Diocesi. Parlare della nostra “Casa Comune” è, da una parte, un richiamo a lodare il signore –Lodato Si’- per la Sua bontà, per la bellezza che Egli ha creato e ci ha affidato, per le meraviglie che ci circondano che, spesso, accecati da altre cose, non vediamo e non proteggiamo dalla nostra rapacità sfruttatrice e dalla nostra indifferenza distruttiva. Lodare il Signore per l’immenso dono di affidarci la cura  e la custodia del creato, come ci ha insegnato San Francesco d’Assisi con il suo cantico. E’, dall’altra parte, un richiamo a custodire l’intero creato, la nostra casa comune e la bellezza dell’universo, come ci viene detto nel Libro della Genesi, ossia l’avere rispetto per ogni creatura di Dio e per l’ambiente in cui viviamo». Tra gli applausi e la commozione di molte persone presenti nella piazza, l’esortazione finale del messaggio del Santo Padre ad “approfondire il dialogo sull’ecologia umana, strettamente legata all’ ecologia ambientale, affinché “sappiamo assumere gli impegni verso il creato che il Vangelo di Gesù ci propone”».

«Chiedo alla Vergine Maria, Madre di Dio e Madre della Chiesa -ha concluso Papa Francesco nel suo messaggio agli Albenganesi - di benedire questa vostra iniziativa e di proteggervi tutti sotto il Suo manto materno. E, per favore, pregate per me!».

La parola, quindi, è passata al relatore principale della serata sul perché di questa Enciclica di Papa Francesco legata al tema dell'ecologia. Innanzitutto, secondo l'Arcivescovo Luigi Negri, "per l'imponenza dei condizionamenti di carattere ecologico con cui la vita della persona, delle famiglie, dei popoli e delle nazioni si incontra quotidianamente con grande difficoltà a comprendere che cosa sia in gioco". "Ci insegna - spiega ancora Mons. Negri - che la fede non può sfuggire alla realtà, la fede costituisce un criterio fondamentale di impostazione dell'esistenza in tutti i suoi aspetti e deve essere giocata di fronte a tutti i problemi. Non esiste un problema che non c'entri con la fede o una fede che non c'entri con la totalità dei problemi che l'uomo incontra è una fede ridotta. Il Santo Padre, nelle settimane successive alla pubblicazione di questo pera, ha più volte ribadito che questa Enciclica entrava a far parte del complesso del magistero sociale della Chiesa. Il Papà certamente non ignora ciò che la maggior parte dei cristiani ignora, e cioè che il magistero sociale della Chiesa è un contributo straordinario che la Chiesa ha dato sempre, ma certamente nei secoli della modernità e della postmodernità, per difendere una concezione vera dell'uomo e dei suoi rapporti con la realtà di fronte alle ideologie dominanti. La dottrina sociale della Chiesa è stata la grande resistenza che la Chiesa ha messo in atto contro il degradare inesorabile dell'Occidente e di tutto il mondo, a quel degradare di carattere ideologico che ha praticamente ridotto a zero la grande esperienza di libertà che per secoli soprattutto l'occidente aveva di fatto inculturato dalla fede. Qui si prosegue un cammino che la Chiesa ha sempre fatto, intervenire nelle vicende gravi della vita sociopolitica in forza della fede, facendo fiorire dalla tradizione della Chiesa la capacità di leggere la realtà per individuare proposte positive". 


"Questo incontro con l'ultima enciclica di papà Francesco, guidato magistralmente da un vero esperto del magistero pontificio S.E.Luigi Negri - ha detto in conclusione della serata il Vescovo Coadiutore Guglielmo Borghetti - ha segnato l'inizio di una serie di incontri che durante l'anno si dedicheranno all'approfondimento dei documenti più significativi. Ancora una volta abbiamo toccato con mano il servizio della Chiesa nel corso della storia alla difesa della dignità della persona umana. Un'enciclica non meramente green, ma fortemente antropologica e che lancia le basi di una ecologia integrale per una adeguata difesa dell'uomo e dell'ambiente".

c.s.

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