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Politica | 01 dicembre 2015, 19:15

Caso GSL, ad Albenga affollato incontro: si chiede la revoca della delibera

L'incontro è terminato con la stipula di un documento unitario e condiviso e la volontà di partecipare all'incontro in Prefettura che si auspica possa essere già giovedì 3 dicembre e ad un eventuale incontro con l'Assessore Sonia Viale

Caso GSL, ad Albenga affollato incontro: si chiede la revoca della delibera

Un incontro quello in Comune tra amministrazioni del territorio e vertici Gsl che dire affollato è dire poco. Albenga si mobilita per salvare il suo ospedale e per capire cosa stia realmente accadendo ai vertici della Regione.

Una storia lunga e travagliata quella del Santa Maria di Misericordia passata attraverso diverse amministrazioni. Svuotato dapprima di reparti importanti, declassato il pronto soccorso, l'Ospedale sembrava comunque, essere salvo grazie al funzionamento del Gsl. Una eccellenza nel settore dell'ortopedia che, seppur facente parte della sanità privata, portava molti pazienti ad affidarsi a questa struttura così come evidenziato dall'imprenditore Alban.

La richiesta che giunge oggi a gran voce da parte del territorio e dell'amministrazione Cangiano è quella di ottenere delle risposte ed un incontro con l'Assessore Regionale alla sanità Sonia Viale e in Prefettura in modo che si possa chiarire, non solo i motivi di questa delibera, ma soprattutto quale sarà il futuro dell'Ospedale di Albenga.

Al contempo la cittadinanza e gli operatori del settore sanitario che da sempre si sono mossi per la salvaguardia dell'Ospedale ( con la raccolta di 20 mila firme, con marce e manifestazioni per salvare questo importante presidio di sanità sul territorio) annunciano di non voler rinunciare a combattere e che sono pronti a continuare a far sentire la loro voce.

Afferma il sindaco di Albenga Cangiano: "Non è il caso di fare interventi partitici, così come non è elemento di discussione di oggi l'indagine in corso. Questa decisione ha effetto dirompente su tutto il territorio ed esserlo venuti a sapere dai giornali non è accettabile. Dovevano esservi incontri per informare i sindaci, il territorio e i lavoratori per un confronto. Ancora oggi non abbiamo elementi per capire il perché di un provvedimento tanto importante. Ci si rende conto che la chiusura improvvisa di questo reparto fa temere per la chiusura dell' intero Ospedale di Albenga. Dobbiamo difendere il nostro territorio, e per farlo dobbiamo capire il perché di questa scelta".

In ballo ci sono i cittadini, il territorio, posti di lavoro e sanità continua Cangiano: "Il Gsl lavora e lavora bene questo è innegabile, la discussione su questo tema è importante. Dobbiamo fare incontro in prefettura ma dobbiamo avere risposte immediate e concrete. Sto pensando a tutto il territorio e dobbiamo muoverci in maniera massiccia e concreta".

A prendere posizione anche il consigliere regionale De Vincenzi: "Se c'è una cosa che non ci ha visto con divisioni anche in campagna elettorale anche con "l'antagonista" Vaccarezza è proprio il tema della sanità. Tutti noi volevamo mantenere entrambi gli ospedali. Vaccarezza parlava di azienda unica, pensiero condiviso da tutti, e non c'è stato fino a poco tempo fa qualcuno che la pensasse in maniera diversa.

Il ragionamento doveva essere questo e dovevamo continuare in questa direzione. "Il reparto non può chiudere e riprendere deve andare avanti e credo che si potrebbe revocare l'atto fatto e credo che ciò debba essere fatto subito"conclude De Vincenzi.

 

Angelo Vaccarezza consigliere regionale di Forza Italia "L'occasione è quella di portare questo territorio ad essere rappresentato per portare avanti gli interessi del territorio. Anche io ho appreso dai giornali questa decisione. Io il sabato prima ero ad un convegno all'Ospedale di Albenga e ho detto cose nelle quali credevo parlando di eccellenza e qualità da difendere". 

"Credo ci sia necessità di integrazione tra pubblico e privato e al Gsl è stato fatto questo in maniera eccellente. Io sto raccogliendo i documenti, non ho tutti gli elementi e non so valutare - continua Vaccarezza - ma credo che la materia che si sta toccando è molto delicata e credo che i tagli netti non siano mai giusti specie se non condivisi. Noi abbiamo il dovere di fare sistema, mai come oggi nel rispetto di tutti occorre tacere e lavorare per il territorio. Serve un tavolo immediato da aprire in prefettura per fare in modo che tutti possano portare la propria idea e soprattutto sapere qualcosa, porre le domande ed avere le risposte e non dai giornali.Stiamo parlando di tempi brevi quindi credo che potremmo calendarizzare già per il 3 l'incontro in prefettura. Concludo dicendo che la vi cena giudiziaria non ha nulla a che fare con questa decisione.

Il sindaco di Ceriale Fazio: "Mi sembra di aver giocato al gioco dell'oca e preso la casella torna alla partenza. Io sono un sindaco che c'era ed ho combattuto per trovare soluzioni alla situazione che si era creata, quella di un ospedale che rischiava di diventare un contenitore vuoto. Siamo andati avanti con questa progettualità fino a quella delibera. Ero orgoglioso di aver fatto qualcosa per il nostro territorio, oggi non riusciamo a capire le motivazioni e le ragioni e non possiamo dare risposte alla nostra gente."

 

"Fino a ieri potevamo parlare di eccellenza, di occupazione, di sanità e anche di valore economico,infatti l'ospedale è la più grande industria del territorio. Io ci sarò a combattere per questo territorio. Oggi è il momento di alzare la testa anche nei confronti di Genova. Dobbiamo parlare alla stessa altezza perché albenga è un territorio forte".

Il sindaco di Arnasco Gallizia: "Credo che dovesse essere presente l'Assessore Mai che fa parte della Giunta che ha preso questa decisione." A prendere la parola poi il Presidente della Croce Bianca Ardoino "Abbiamo ancora le truppe camerate e ora sono ancora più agguerrite. Cosa continuiamo a fare ad Albenga? Ci facciamo portare via l'Ospedale. Stiamo già andando a Savona a portare gli ammalati. Tempo tre o quattro giorni e noi scendiamo in piazza questa situazione non può essere tollerata dobbiamo tutelare il nostro territorio".

Dabove (Cgil): "Anche noi abbiamo appreso il problema dai giornali, non conosciamo i tempi e lunedì mattina con le altre associazioni abbiamo chiesto un incontro con il prefetto. Credo che vada valutato l'aspetto del servizio sul territorio, ma anche su un centinaio di persone, i lavoratori della Gsl e delle strutture connesse con questa attività. Chiediamo la chiarezza e le risposte."

Afferma Bertolo (Uil): "Sì parla degli obiettivi non raggiunti ma come si fa un assessorato alla sanità a non pensare che quelli erano obiettivi non raggiungibili soprattutto se si pensa che le scelte operate fino ad oggi sono andati nella direzione di un taglio sistematico alla sanità. Tutto ciò porterà un ulteriore disagio ai cittadini, un aumento delle liste di attesa. Torneremo all'aumento delle liste d'attesa e all'aumento delle fughe che si concentreranno sulla Lombardia con un aggravio enorme per la spesa pubblico. Facciamo una richiesta ai sindaci, in prefettura vorremmo una presenza dei sindaci del territorio e magari un documento che possa aiutare la causa, i lavoratori e la sanità.

Solo in Italia può capitare una cosa del genere "

Anche una dipendente dell'ospedale ha voluto prendere la parola "Ci siamo fatti portar via tante cose, la presenza di Gsl ci ha accresciuto e abbiamo sempre collaborato. Io quest'anno vado indotto pensione, ma l'Ospedale di Albenga deve rimanere. Non permettete che esca più niente perché quello che negli anni ho visto andare via non è mai più tornato. Noi siamo tante teste ogni testa è un voto e poi andremo nuovamente a votare".

Il vicesindaco di Albenga Tomatis: "Io sono medico e so che oggi non parliamo solo di Gsl , ma parliamo dell'ospedale di Albenga. Intorno al Gsl si è creato un gruppo che ha ragione di essere solo con questo reparto. "

Rosy Guarnieri consigliere di Albenga "Sabato mattina anche io ho letto di questo avvio di procedimento è spero sia solo un avvio di procedimento. Non sappiamo nulla, ma dobbiamo conoscere e sapere cosa succederà con questa delibera".

L'incontro è terminato con la stipula di un documento unitario e condiviso e la volontà di partecipare all'incontro in Prefettura che si auspica possa essere già giovedì 3 dicembre e ad un eventuale incontro con l'Assessore Sonia Viale

Mara Cacace

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