Caso discarica Cima Montà, la Provincia ha presentato i documenti. Assessore Montaldo: "Incontro costruttivo, ora riduciamo i tempi di chiusura"

Si è svolto nella mattinata di ieri l'incontro tra il comune di Savona, i vertici di Ata e la Provincia in merito alla presentazione di quest'ultimi delle documentazioni relative al caso della discarica di Cima Montà.

Come già annunciato la settimana scorsa dalla presidente della Provincia Monica Giuliano (leggi QUI) sarebbero stati presentati durante l'incontro i dati dal 2003 ad oggi, in quanto Palazzo Nervi era considerato l'organo preposto alla vigilanza della chiusura e l'assessore al bilancio Silvano Montaldo durante l'ultimo consiglio comunale aveva fatto richiesta di delucidazioni con la possibilità di poter avere copia delle delibere passate.

"Si è trattato di un incontro costruttivo, pacato, ci siamo reciprocamente scambiati documenti, con la necessità di verificare investimenti che sono stati fatti, la Provincia si è messa a disposizione" spiega Montaldo.

"La discarica deve essere chiusa e su questo non permane nessun dubbio. Vogliamo ridurre i tre anni effettivi di chiusura e per fare questo bisogna accelerare i tempi, risparmieremmo infatti circa 600mila euro, gli oneri sono stati determinati e i problemi dei gas superati".

Come già annunciato da Montaldo il comune è pronto ad "accollarsi" la spesa del post mortem per 30 anni (circa 200mila euro all'anno, 5.8 milioni di euro il totale) che ricadrebbe nelle tasche dei cittadini con un aumento della Tari per circa l'1% (Vedi articolo)

Comune e Ata comunque dovranno ancora confrontarsi e giovedì 12 luglio è previsto un ulteriore incontro sulle cifre che sono state spese, con l'impegno di risedersi ad un tavolo con la Provincia.