«Io mi chiamo Silvano ma la provincia è sempre pronta a trovare un soprannome. E da Silvano a Silver la strada è breve». Con la sua voce dimessa e magnetica, sottolineata da una nota sulfurea e intrisa di umorismo amaro, il protagonista ci porta dentro una la sua storia che.
Con Tre atti e due tempi Giorgio Faletti consegna un romanzo perfetto come una partitura musicale e teso come un thriller, che toglie il fiato con il susseguirsi dei colpi di scena mentre ad ogni pagina i personaggi acquistano umanità e verità. Un romanzo che stringe in unità fili diversi: la corruzione del calcio e della società, la mancanza di futuro per chi è giovane, la responsabilità individuale, la qualità dell’amore e dei sentimenti in ogni momento della vita, il conflitto tra genitori e figli. E intanto, davanti ai nostri occhi, si disegnano i tratti affaticati e sorridenti di un personaggio indimenticabile.
Silver, l’antieroe in cui tutti ci riconosciamo e di cui tutti abbiamo bisogno.
Giorgio Faletti è nato ad Asti nel 1950. Il suo esordio nella narrativa è avvenuto nel 2002 con Io uccido, un romanzo destinato da subito a una immensa popolarità e tradotto nelle principali lingue del mondo, che ha venduto solo in Italia quattro milioni e mezzo di copie. Ha confermato poi il successo con Niente di vero tranne gli occhi, Fuori da un evidente destino, Io sono Dio e la raccolta di racconti Pochi inutili nascondigli. Fino al recente Appunti di un venditore di donne, accolto con molto favore dalla critica. I libri di Giorgio Faletti sono pubblicati da Dalai editore.













