Terremmo solo a puntualizzare:
- L'aumento della pressione fiscale è dovuto agli errori commessi in precedenza dal dottore commercialista, non da altri.
- Se il "segnale positivo" è il capodanno in darsena - dichiarato casualmente sul giornale che lo sponsorizza - pensiamo a cosa potranno essere i segnali negativi.
- "Partecipazione e obbiettivi concreti". Quali? Non si sa. Crescent 2? Tappulli al Molinero? Dribbling tra gli appalti infiltrati? Attendiamo il solito nulla, che pare già gran cosa.
- Ah, una cosa fondamentale: "il processo di rinnovamento dell'autorità portuale", evidentemente un'altra fatica dalla quale Hogan non dev'essersi ancora ripreso. Anche senza "rinnovamento" ci saremmo accontentati di un processo qualunque, come quello per l'uomo inutile.
Dopo le convergenze parallele però, la "rottura costruttiva" di antica scuola ortopedica ci lascia davvero stesi. Su mafie e inquinamento, non mezza parola, chè tutto è stato fatto. Il resto è copia incolla
Una sfida non per tutti ma per molti, vista la nota densità del suo staff comunicazionale, quello che fa volare la cultura con Giò Tomato e l'Ideona, per capirci.
Siccome non ci son più le mezze stagioni, una volta qui era tutta campagna e chi fa da sè fa per tre, eccolo cimentarsi in uno dei più alti “scritti qualunque” che ebbero la sorte di finir pubblicati: un’autentico Teomondo Scrofalo in forma letter-aria (fritta); una chiacchera da bar senza sport trascritta. Il politichese un po’ contrito, che dall’alto dell’attico osserva le macerie dell’urbe buttando lì solidarietà e buonismo saldamente poggiati nel morbido delle Hogan.
Lo riportiamo? No dai, che il Natale è già abbastanza triste per molti. Chi vuole lo trova su La Stampa di oggi.
Auguri.















